La cassa aperta di Sophie HannahSull’onda dell’apprezzamento riscontrato lo scorso anno con Tre stanze per un delitto: il ritorno di Poirot, ecco che Mondadori a fine settembre pubblica La cassa aperta, il secondo volume che Sophie Hannah ha scritto impiegando come protagonista il personaggio più noto di Agatha Christie, Hercule Poirot.

I lettori sono solitamente molto divisi nei confronti di questo tipo di operazioni: c’è chi ama il fatto che un personaggio sopravviva al suo autore e continui a vivere avventure di vario tipo e ci sono lettori che, al contrario, vedono certe figure come sacre e intoccabili e non apprezzano nessun tipo di intervento apocrifo.
E, scavando un po’ di più, fra quelli che accettano che un personaggio possa essere scritto da più autori, ci sono quelli che desiderano comunque stili e toni omogenei e molto simili a quelli del creatore e chi invece si adatta meglio a cambiamenti di ogni tipo.

Qui a Thriller Café non abbiamo una posizione precisa, la redazione è divisa fra puristi e chi è meno attento a determinati particolari, ma in genere apprezziamo operazioni di questo tipo, a patto che avvengano nel rispetto dell’idea generale: ci può benissimo essere una evoluzione del protagonista ma serve una coerenza di fondo con l’idea di partenza.

E Sophie Hannah questa coerenza l’ha già ampiamente dimostrata nel precedente Tre stanze per un delitto: la conferma ora con questo La cassa aperta, un romanzo molto classico, che recupera tematiche e ambientazioni care ad Agatha Christie e mette Hercule Poirot di fronte a un caso che sembra realmente uscito dalla penna della Regina del Giallo.

Quando Hercule Poirot viene invitato a casa di Lady Athelinda Playford insieme a Edward Catchpool, ispettore di Scotland Yard e vari altri amici e sconosciuti, avverte subito che qualcosa potrebbe andare molto storto nel corso della giornata. L’anziana signora è una scrittrice di fama e una aristocratica irlandese e ha convocato alcune persone per annunciare un importante cambiamento nel suo testamento: è intenzionata a farlo di fronte a tutti e la decisione potrebbe contrariare alcuni fra i presenti.

In più Lady Playford sembra quasi l’opposto di Poirot: vive nella confusione e nel disordine, non si cura dello stato dei suoi manoscritti e anche solo uno sguardo superficiale allo stato della sua magione irrita il nostro amato ispettore belga così amante dell’ordine e della simmetria. “Ciò che ho intenzione di dirvi risulterà scioccante”, esordisce la simpatica vecchietta, e subito a Poirot si rizzano le antenne: teme il peggio e non verrà deluso: poche ore dopo l’annunciato cambiamento del testamento un ospite viene trovato cadavere.

Come in molti dei casi precedentemente affrontati, anche ne La cassa aperta ogni persona presente può essere considerato un sospettato e il fatto che l’omicidio sembri privo di logica non aiuta certo le indagini di Poirot: fra l’avidità di molti dei presenti, frasi borbottate e enigmatiche citazioni da Shakespeare non sarà certo semplice individuare il colpevole. Comincia così una appassionante sfida fra lettore e scrittrice, con il primo che penserà spesso di aver battuto la seconda, salvo poi ricredersi nel finale, quando verrà rivelata l’identità dell’insospettabile omicida.

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La cassa aperta
  • Hannah, Sophie (Autore)

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