Lillängen, 31 dicembre. Nella notte dedicata ai festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno, la polizia rinverrà, all’interno della piscina vuota di una mega villa, i corpi nudi e apparentemente abbracciati di un uomo e di una donna. Chi sono?
La neve cade inesorabile rendendo il paesaggio magico e incantevole, ma questo “regalo” della natura è un vero e proprio disguido per i poliziotti sopraggiunti. Le impronte, infatti, a poco a poco verranno seppellite dalla coltre bianchissima. Si tratta di un suicidio o è una simulazione scenografica e ben architettata?
Solo poche ore prima, i due padroni di casa Lisa e Mikael erano super indaffarati nei preparativi della cena di fine anno. L’ansia, soprattutto in Lisa, cresceva man mano che si avvicinavano le ore 18 perché quello, per loro, non sarebbe stato un 31dicembre normale, ma il giorno in cui avrebbero conosciuto i genitori di Marlon. Quest’ultimo, è il fidanzatino della loro figlia Ebba e, anche se la situazione potrebbe apparire normale routine per una famiglia, per Lisa non lo è.
«Che cosa sanno di Marlon? Pensa Lisa. Non molto a parte che fa musica, che è sempre vestito di nero e che c’è qualcosa di cupo nel suo sguardo, anche quando non ha il kajal intorno agli occhi. D’altra parte ha il coraggio di essere se stesso e di fare la sua strada. È più di quanto ci si possa aspettare dai giovani di oggi, che sembrano solo presi a fare a gara per assomigliarsi. Non si può dire che Marlon sia un brutto ragazzo, poiché davvero non lo è, e lui e Ebba in effetti sono carini insieme. Ma questo lei non l’ha mai detto a sua figlia.»
In poche ore, così, succederà di tutto: sconvolgenti rivelazioni, verità celate che tornano a galla, sparizioni, denunce di furti e… le due morti.
La cena è un thriller nordico incentrato, come ci dice il titolo, sulla cena della vigilia di Capodanno.
Accanto al susseguirsi delle portate, però, Martin Österdahl tratteggia i profili psicologici plurisfaccettati dei commensali. La trama, a mio avviso originale, viene però elaborata dall’autore in modo labirintico. Noi lettori, infatti, siamo continuamente portati: ora all’interno dei pensieri di uno, ora dell’altro; ora in un passato lontano, ora nel presente; ora a comprendere situazioni descritte come se fossero fondamentali, ora a capire che non sono per nulla funzionali alla storia; ora a credere che un personaggio sia di primaria importanza, ora a scoprire che è svanito nel nulla…
Amo molto i thriller nordici, ma questo però l’ho trovato piuttosto confusionario, a partire dalla sinossi che alla fine del romanzo si capirà essere ingannevole.
Forse Österdahl ha voluto inserire troppi elementi e troppe situazioni incredibili e, badate bene… con solo sette personaggi: il padrone di casa e sua moglie, la loro figlia e il suo fidanzato, i genitori del ragazzo e un collega di lavoro di Lisa.
Il romanzo mi ha lasciato l’amaro in bocca sia perché le aspettative che avevo erano tante, sia perché ho scoperto il “mistero” a meno della metà della lettura.
Confuso e deludente.
Erik Martin Österdahl (Sollentuna, 12 ottobre 1973) è un produttore televisivo e scrittore svedese. Ha studiato economia e studi orientali all’Università di Uppsala.
È stato produttore esecutivo del Melodifestivalen nel 2007 e nel 2008 e dell’Eurovision Song Contest nel 2013 e nel 2016, edizioni tenutesi in Svezia.
Nel 2016 ha debuttato come scrittore con il romanzo thriller Be inte om nåd, primo di una serie con protagonista Max Anger e seguito dai romanzi Tio svenskar måste dö e Järnänglar.
Dai romanzi è stata tratta anche una serie televisiva svedese: Max Anger – With One Eye Open.
La cena è il suo primo thriller pubblicato in Italia.
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- Osterdahl, Martin (Autore)