
Cos’è un grimorio? Penso siano in pochi a saperlo. Io sono tra i molti che ignoravano il significato di questa parola e quando, leggendo questo libro, l’ho incontrata ho dovuto documentarmi. Così ho imparato che il grimorio è un libro di magia, che contiene istruzioni per creare incantesimi, preparare medicine e pozioni, fabbricare talismani e d evocare entità soprannaturali. Ne vennero scritti numerosi, tra il Medioevo e il XVIII secolo. Proprio nel 1783 ci porta questo intenso ed elegante romanzo che ha tutte le caratteristiche per annoverarsi nel suggestivo e classico genere gotico.
Protagonista della nostra storia è Henry Talbot, un chirurgo londinese giovane ma già molto affermato, tanto da tenere corsi universitari. La vita di Henry è dorata, lo circondano successo e ammirazione. Ma commette un errore: il suo amore per la scienza lo porta a compiere ricerche anatomiche su un cadavere abusivamente sottratto. Cosa a quei tempi non consentita. È la sua rovina: viene scacciato dal suo ospedale, dall’Università, messo all’indice della professione. Tanto da non ottenere più lavoro presso nessuna struttura medica. Questa circostanza lo porta ad accettare l’offerta che dal lontano Galles gli fa pervenire Lord Julian Tresilian, un facoltoso aristocratico del villaggio di Penbely, nella contea di Meirionydd, località rimasta senza un medico, dopo l’improvviso decesso per infarto del dottor Evans. In particolare l’anziano lord desidera che Talbot si prenda cura di sua cugina, gravemente malata di nervi, forze pazza e della figlia di lei, Linette che comincia a farsi notare per atteggiamenti stravaganti ed eccentrici.
L’impatto di Henry con Penbely è tutt’altro che piacevole. Siamo nel diciottesimo secolo e il Regno Unito è in realtà unito solo a parole. Oggi nel Galles tutti parlano inglese, ma a quel tempo l’unica lingua parlata dal popolo era il gaelico gallese. Di fatto Henry si trova nell’impossibilità di comunicare con la gente, solo le classi colte parlano la lingua di Londra. In più, come il medico scoprirà ben presto, nella popolazione cova un forte risentimento contro l’Inghilterra, vista come paese occupante e sfruttatore delle risorse locali, soprattutto quelle minerarie. Per fortuna Talbot viene accolto gentilmente, e in perfetto inglese, da Lord Tresilian e prende comodamente servizio nel suo castello. Meno piacevole è l’impatto con la cugina folle e con la giovane Linette. Henry però capisce subito che quest’ultima non è la donna eccentrica e stravagante che lo zio descrive. Linette è solo una donna libera e indipendente, che disprezza le convenzioni, ama girare da sola a cavallo nella contea e dintorni e, soprattutto, si impegna a dare assistenza alla povera gente del luogo che, in gran parte vive nella miseria e nell’abbandono.
Tra Hemry e Linette, dopo le prime incomprensioni, nascono amicizia e fiducia reciproca e, grazie a lei, il dottore inizia a penetrare la cultura, la spiritualita e anche la lingua di quella parte di Galles.
Ma qualcuno, nella contea di Meirionydd, continua a non apprezzare la presenza di Talbot, soprattutto quando lui comincia a porsi delle domande sulle circostanza, tutt’altro che chiare, della morte del suo predecessore Evans che, prima di essere stroncato da un presunto infarto, risultava essere in perfetta salute. Qualcuno arriverà addirittura a sparare su Henry, per fortuna mancandolo: errore o avvertimento?
Talbot è un uomo coraggioso. La minaccia che ha ricevuto lo spinge ancora di più a investigare sulla morte del dottor Evans, convinto che proprio chi ha eliminato il suo predecessore ora intende eliminare lui. Riceverà un prezioso aiuto proprio da Linette, lei conosce la storia di quei luoghi, i misteri, ma anche gli intrecci di interessi. Fondamentale per svelare il mistero risulterà poi l’antico grimorio, il libro di magia, conservato nella biblioteca di Lord Tresilian.
Susan Stokes Chapman, classe 1985, laureata in letteratura inglese, conferma in questo romanzo le qualità già manifestate nel suo libro di esordio, “Pandora“: straordinaria capacità di costruzione di ambienti, tensione e originalità nella trama, una prosa ricca e articolata tuttavia capace di conferire alla narrazione un ritmo avvolgente.
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