Einaudi pubblica La condanna di Anne Holt, un romanzo che, oltre a confermare la statura dell’autrice norvegese, è un importante punto di snodo nella sua bibliografia in quanto utilizza un personaggio che è presente anche in un’altra sua serie.
La condanna è uscito in lingua originale nel 2016 con il titolo di I støv og aske, è stato quindi pubblicato in lingua inglese come In Dust and Ashes e ora sbarca nelle nostre librerie nella collana Stile Libero Big della casa editrice fondata a Torino.
La condanna è il decimo romanzo all’interno della serie che Anne Holt ha dedicato ad Hanne Wilhelmsen, ma in questo volume prende sempre più importanza la figura del detective Henrik Holme, che abbiamo già incontrato recentemente ne Il presagio, appartenente al ciclo di Johanne Vik e Yngvar Stubø.
In quel caso, nel 2011, Holme era un giovane poliziotto neodiplomato, ne La condanna lo ritroviamo, cinque anni dopo, più esperto e in grado di collegare indizi e convincere la stessa Hanne Wilhelmsen, che gli ha insegnato il mestiere, a ripensare a un caso che si riteneva risolto.
Diamo ora un’occhiata alla trama de La condanna.
Nel 2001 Dina, una bambina di appena tre anni, muore in un tragico incidente d’auto. Non passa molto tempo e anche sua madre muore in circostanze poco chiare e Jonas, il padre di Dina, diventa il sospettato principale e poco dopo finisce in carcere con una condanna per omicidio.
Facciamo un balzo avanti di ben quindici anni e, nel 2016, troviamo Henrik Holme alle prese con il fascicolo Jonas e al primo impatto il detective avverte subito che c’è qualcosa che non quadra in tutta la faccenda. Dopo un esame approfondito del fascicolo d’indagine Holme è sicuro che siano stati compiuti errori, più o meno volontari, e riesce a convincere Hanne Wilhelmsen a tornare a indagare in quanto Jonas potrebbe essere vittima di un errore giudiziario.
I due scopriranno ben presto che le cose sono ben più complicate di quanto poteva sembrare a un primo esame e che quel che è accaduto a Jonas sembra essere collegato ad altri due eventi del recente passato: il suicidio di un blogger molto eccentrico e il sequestro del nipote di un milionario.
Jonas è stato davvero vittima di un “semplice” errore giudiziario o c’è qualcosa di più losco in ballo?
Ti è piaciuto l'articolo? Iscriviti alla newsletter
Inserisci la tua email e riceverai comodamente tutti i nostri aggiornamenti con le novità, le anticipazioni e molto altro.