H. R. F. Keating, lo straordinario creatore dell’ispettore Ghote, visitò per la prima volta l’India circa dieci anni dopo la pubblicazione di The Perfect Murder, il primo romanzo della serie che ha come protagonista l’ispettore della polizia di Bombay, ed è solo uno dei tanti dati interessanti riguardanti la vita di questo scrittore di cui, grazie a Elliot, potremo presto leggere La crociata dell’ispettore Ghote.
Abbiamo più volte accennato al fatto che ci sono determinati artisti che riescono a creare i loro sogni cartacei solo dopo una buona dose di esperienza e ci sono invece altri professionisti che sembrano poter fare facilmente a meno di visitare e conoscere direttamente luoghi, persone e avvenimenti.
H. R. F. Keating sembra appartenere a questa seconda categoria, un inglese tranquillo che sforna i suoi primi scritti intorno agli otto anni di età e da allora non si ferma più: prima gli studi, poi la carriera di giornalista e infine, dopo aver macinato polizieschi per moltissimo tempo (fu il critico di quel genere letterario per una testata prestigiosa quale The Times), ecco che nel 1964 pubblica il primo romanzo della serie dell’Ispettore Ghote, convincendo subito critica e specialisti che gli assegnano il prestigioso Gold Dagger Award.
Impossibile riassumere in poche righe una carriera composta da più di cinquanta romanzi e alcune importanti opere di saggistica, fra le quali bisogna ricordare almeno la biografia di Agatha Christie e un manuale di scrittura creativa dedicato ovviamente alla crime fiction, meglio quindi lasciar parlare la sua arte e gli innumerevoli riconoscimenti ricevuti, sia in vita che postumi, fra i quali spicca il Carter Diamond Dagger.
Un milionario americano viene ritrovato morto per avvelenamento è Ghote si trova inizialmente in difficoltà: i soldi sono sempre un movente valido e sufficiente per tantissimi omicidi, ma l’uomo era un filantropo molto amato in città a causa della sua infaticabile attività con gli orfani di Bombay.
Può quindi darsi che ci siano altri moventi dietro la tragica morte: per il cauto e nervoso ispettore si profila un caso complesso e impegnativo.
La crociata dell’ispettore Ghote, inedito in Italia e pubblicato in Inghilterra nel 1966 con il titolo Inspector Ghote’s Good Crusade, è il secondo romanzo della serie e presenta già il Ghote che molti conoscono, un uomo conscio di non possedere doti straordinarie o fiuto infallibile e che quindi compensa con l’unico metodo possibile: lavoro, lavoro e ancora paziente lavoro.
E questo suo perseverare e insistere a scavare non trova come unico ostacolo la scaltrezza del criminale di turno, spesso Ghote deve scontrarsi con almeno altri due nemici: l’assurda burocrazia indiana e il suo stesso carattere.
La crociata dell’ispettore Ghote sarà disponibile a partire dal 28 gennaio nella collana Raggi Gialli, con la traduzione di Daniela e Monica Pezzella.
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