La devota - Koethi ZanA quattro anni di distanza dall’uscita di “Dopo”, tradotto in oltre venti paesi, l’autrice americana Koethi Zan torna con “La devota”, edito da Longanesi. Lo recensiamo al Thriller Café.
La vita di Julie Brookman sembra perfetta: un fidanzato attento, una famiglia affettuosa, la prospettiva di una brillante carriera universitaria. È bella, intelligente, sicura di sé e piena di amici. Davanti a lei un futuro roseo.
La vita di Cora, invece, è un inferno: prima un padre violento, poi un marito crudele e psicopatico che l’ha tormentata senza pietà fino a farle credere di essere poco più di una marionetta nelle sue mani, una moglie follemente devota. Per lei non sembra esistere una via d’uscita.
Julie e Cora sono due donne agli antipodi ma una notte le loro strade si incrociano tragicamente. Rinchiuse nella stessa casa, per ragioni diverse, dovranno imparare ad avvicinarsi e conoscersi per rimettere insieme i pezzi delle loro vite e, forse, trovare un modo per liberarsi.
L’autrice, senza preamboli e con estrema decisione, proietta il lettore direttamente nel rapimento di Julie, rendendo note da subito le modalità, l’identità del rapitore e le sue motivazioni. Il suo è un thriller psicologico visto da “dentro” in cui seguiremo quello che accade all’interno della casa con rari accenni a ciò che invece succede nel mondo esterno: capiremo da poche frasi che famiglia e inquirenti sono mobilitati per il ritrovamento della ragazza, ma non seguiremo l’evolversi delle indagini.
Allo stesso tempo conosceremo Adam, ex poliziotto che investiga alla ricerca di una sua personale verità, quasi un’ossessione, legata al tragico destino della sorella maggiore che non ha mai conosciuto: il suo bisogno di capire è talmente forte che non esita a mettere da parte la propria esistenza e i propri affetti per giungere allo scopo, fin quando il suo percorso incrocerà quello delle due donne.
Poco tratteggiato anche il rapporto tra James, il rapitore, e la rapita perché il vero protagonista della narrazione è il legame psicologico che si crea tra Julie e Cora ed è su quello che Koethi Zan pone l’accento. Il tema principale è quindi la linea sottile che separa la vittima dal carnefice, la forza silenziosa della paura che costruisce un vincolo tra le due.
Julie è la vittima che alterna pensieri assassini nei confronti di chi l’ha privata della libertà a stati di profonda disperazione per il terrore di non avere via d’uscita, Cora è molto più complessa: è la devota, la prova vivente di come ciò che subiamo durante l’infanzia e l’adolescenza, possa incidere sulla personalità e sul carattere della persona. Attraverso numerosi flashback conosceremo il suo passato difficile, la fragilità emotiva, la mancanza di radici e di amore, le scelte estreme.
Un libro introspettivo, scorrevole, che scava in profondità nella mente dei personaggi, che stana i fantasmi dell’anima, che analizza le sfumature della psiche quando questa si trova di fronte a situazioni quasi impossibili da gestire e che lascia che sia Julie a tirare le somme e a prendere la decisione finale, la più difficile della sua vita.

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La devota
  • Zan, Koethi (Autore)

Articolo protocollato da Francesca Mancini

Lettrice appassionata di gialli, thriller e noir da sempre, amo molto anche le serie TV dello stesso genere e di scienza di confine. Ho una passione sfrenata anche per la musica anni ’80, il buon vino, il mare, la famiglia, gli amici veri e la comunicazione non verbale.

Francesca Mancini ha scritto 75 articoli: