L’attrice e scrittrice Lorena Franco, nata a Barcellona nel 1983, ha studiato arte drammatica presso la scuola di teatro Nancy Tuñón di Barcellona. Come attrice ha partecipato a numerosi film come ad esempio La fiesta de Adan e la sua carriera letteraria, invece, ha inizio nel 2015 con Historia de dos almas. Un anno dopo pubblica La viajera del tiempo che diventa un bestseller in diversi paesi come Spagna, Stati Uniti e Messico ed è tra i finalisti dell’Amazon Literary Award 2016. Da quando la sua carriera letteraria è decollata ha già pubblicato numerosi lavori e tra questi possiamo ricordare quelli tradotti anche in Italia e cioè: Ella lo sabe con il titolo La ragazza che guardava fuori (Piemme, 2018) e Quién mueve los hilos (2019) che giunge a noi, sempre grazie a Piemme, con il titolo La donna della porta accanto (aprile 2021). Ed è proprio di quest’ultimo, cari avventori del Thriller Café, che ora vi parlerò.
In un elegante condominio di Barcellona (in località Saint Gervasi) Elisa Solano, una giovane e ricca ragazza, viene trovata morta e tutto farebbe supporre che si sia suicidata con un colpo di pistola alla testa. Contemporaneamente si scoprirà che il marito, Santiago López, si trovava tra i passeggeri del volo 9525 Barcellona – Düsseldorf della Germanwings che, in seguito ad un gesto intenzionale del copilota Andreas Lubitz, è precipitato sulle Alpi Provenzali uccidendo tutti i 150 passeggeri a bordo. È il 24 marzo del 2015. Toccherà a Joel Sanz della polizia di Barcellona occuparsi di far luce su questa duplice ed alquanto strana concomitanza di eventi e per farlo “tirerà in ballo” la sua collega Isabel Morgado in congedo per malattia da oltre sei mesi perché distrutta dalla morte, in servizio, del collega e compagno di vita Leo. Fin dalle prime indagini, però, si scoprirà che nulla è come sembra: il suicidio di Elisa non sembrerebbe proprio un suicidio poiché dall’autopsia risulterà aver ingerito del Roipnol (la droga dello stupro) e Santiago López risulterebbe essere un “fantasma” in quanto nessuno pare averlo mai visto. Inoltre la morte di Elisa ricalcherebbe quella descritta nel libro “L’assassino di anime” dell’ambiguo, provocatore e lascivo scrittore Gustavo de la Cruz che è nientemeno che il dirimpettaio di pianerottolo di casa López/Solano. L’intrigo si complica ulteriormente quando i due ispettori di polizia si recheranno a interrogare il terzo e ultimo inquilino del barocco condominio e cioè l’altezzosa, arrogante e algida Sara, la giovane proprietaria di tutto lo stabile che è vedova da circa un anno del ricchissimo e affascinante immobiliarista Marco Mendieta morto in seguito ad un incidente d’auto. Ma quali sono i segreti che il lussuoso condominio nasconde? Che collegamenti ci sono tra la morte di Elisa e lo stravagante scrittore? E inoltre che cosa nasconde Sara il cui passato sconvolgerà a tal punto la vita di Isabel da diventare il suo incubo? Ma soprattutto come recita l’azzeccatissimo titolo spagnolo “Quién mueve los hilos” ?
Partendo da un fatto di cronaca realmente accaduto (il volo 9525 della Germanwings è effettivamente precipitato sulle Alpi Provenzali francesi) Lorena Franco ha confezionato con una prosa incalzante un thriller psicologico dal ritmo compulsivo che non lascia respiro al lettore e
dove il lato oscuro dell’animo umano e i “fantasmi” che albergano in ognuno di noi hanno una parte predominante. In una Barcellona che incanta con la sua atmosfera vivace e allegra descritta dalla Franco quasi come un tour turistico si snoda una trama dove dominano sospetti, false apparenze, desideri, interessi e manipolazioni ma anche dove l’odio, l’ambizione, la violenza, il sesso e la vendetta la fanno da padrone. La struttura del romanzo è davvero interessante sia perché i numerosi flashback del passato ci permettono di comprendere meglio il presente sia perché il racconto avviene con l’alternanza delle voci delle due protagoniste: Sara ed Isabel. Parecchi sono anche i cosiddetti personaggi minori (come il portiere Fermín, Marco Mendieta, il guardaspalle Julio, l’ispettore capo Joel… ) tutti comunque misteriosi e con una storia alle spalle da raccontare che aiuta ad arricchire la trama principale. Ogni indizio presentato è inserito ad arte, con un tempismo che sorprende continuamente, insinuando nella mente del lettore una conclusione ogni volta differente, fino ad un finale dove l’impossibile diventa possibile. Ma quando pensi di essere giunta a capire veramente “chi muove le fila” ecco un ulteriore colpo di scena… i miei complimenti alla Franco perché, quest’ultimo, non l’ho proprio visto arrivare! Se mi chiedete se vi consiglio questo thriller inquietante dove tensione ed emozione vanno a braccetto non posso che rispondervi… claro que si!
Ti è piaciuto l'articolo? Iscriviti alla newsletter
Inserisci la tua email e riceverai comodamente tutti i nostri aggiornamenti con le novità, le anticipazioni e molto altro.