Il 2018 si è aperto decisamente alla grande per Sellerio, sia sul fronte dei nuovi romanzi che su quello delle ristampe, al quale appartiene il presente La follia dei Monkton di Wilkie Collins.
La follia dei Monkton, apparso in lingua originale come Mad Monkton, fu pubblicato per la prima volta dalla casa editrice palermitana nel 2001, e torna ora in libreria sempre per la traduzione e cura di Franco Basso.
A prescindere dalle varie opere di successo, che hanno retto molto bene il trascorrere degli anni, Wilkie Collins è autore molto noto per alcuni dati, tre in particolare vanno menzionati.
È generalmente considerato uno dei padri fondatori del poliziesco; è stimato come uno dei migliori autori di racconti di fantasmi della sua epoca, ed è famoso il grande rapporto amicale e professionale che lo legava a Charles Dickens.
Questi tre punti salienti vanno in qualche modo a collidere e fondersi ne La follia dei Monkton, che è allo stesso tempo indagine poliziesca ma anche narrazione contenente risvolti soprannaturali e che, per la scabrosità e delicatezza degli argomenti, Dickens si rifiutò di pubblicare sul settimanale Household Words.
E in effetti sia la trattazione del tema della follia che alcuni elementi di inquietante caccia al cadavere avrebbero potuto urtare alcuni fra i lettori più sensibili, ma per nostra fortuna Wilkie Collins è riuscito comunque a pubblicare l’opera.
Ora qualche cenno della trama de La follia dei Monkton.
Anche quando si è giovani, brillanti e con un futuro radioso, può bastare un singolo accadimento, anche casuale, per alterare radicalmente il corso della propria vita. Se ne accorge amaramente Alfred Monkton, le cui quiete e felicità svaniscono di fronte al rinvenimento di un misterioso versetto, custodito nella libreria di famiglia.
Il testo riporta una antica leggenda o maledizione, secondo la quale la stirpe dei Monkton terminerebbe nel caso uno dei suoi membri dovesse essere seppellito fuori dalla tomba di famiglia. Subito dopo la lettura dell’oscura predizione, ad Alfred Monkton viene in mente un ricordo: Stephen, suo zio, è morto in un duello tenutosi a Napoli e lì dovrebbe essere seppellito.
Il ricordo comincia a lavorare come un tarlo nella mente del protagonista, che alla fine decide che c’è un solo modo per evitare l’estinzione della sua stirpe: viaggiare in Italia, insieme a un suo amico, per ritrovare il cadavere dello zio e donargli consona sepoltura nella tomba di famiglia.
Oltre a vari riconoscimenti a al successo delle sue opere, che continua fino ai nostri giorni, Wilkie Collins può vantare gli apprezzamenti di due grandi autori.
G.K. Chesterton affermò di lui e Dickens: “Erano due uomini che nessuno può superare nello scrivere storie di fantasmi”, mentre per Henry James “Collins scoprì il mistero dietro le nostre porte di casa”.
Oltre a La follia dei Monkton, Sellerio ha pubblicato dello stesso autore anche Testimone d’accusa, Il truffatore truffato e Tre storie in giallo.
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- Collins, Wilkie (Autore)