Bompiani pubblica La forza della natura, secondo romanzo per l’australiana Jane Harper, che conferma di essere narratrice di razza e, dopo aver riscosso grande successo con l’esordio, è pronta per il bis. LA forza della natura è apparso in lingua originale nel 2017 come Force of Nature e arriva a noi con la traduzione di Claudia Valentini.
E noi siamo molto felici di tornare a parlare di Jane Harper per questo suo La forza della natura, perché nel marzo del 2017, scrivendo della prima opera, Chi è senza peccato, avevamo segnalato il suo talento e, vera marcia in più per l’autrice, la suggestione e potenza dei luoghi scelti come ambienti della narrazione.
E nel corso dell’anno anche le giurie di alcuni importanti premi letterari si sono accorte del valore di Jane Harper. Già nel primo articolo vi avevamo parlato del fatto che Chi è senza peccato aveva vinto il Victorian Premier’s Literary Award nel 2015, quando era ancora un inedito, ma ora può vantare titoli ancora più prestigiosi.
Il romanzo ha infatti trionfato al Gold Dagger Award 2017 e ha incassato anche il Ned Kelly Award e il Gold ABIA come libro dell’anno.
Jane Harper non ha riposato sugli allori ed è riuscita a sfornare in poco tempo La forza della natura che, a giudicare dalla trama e da alcuni stralci, ha tutto il potenziale per ripetere gli exploit del primo romanzo.
Tornano, grandi protagonisti, natura e paesaggi australiani, ma si cambia comunque scenario in quanto questa volta tocca alle formazioni montuose delle Giralang Ranges, situate all’incirca nei pressi di Canberra, nel sud-est dell’Australia.
Questo territorio farà da sfondo a una scomparsa che potrebbe ben presto rivelarsi come omicidio, e a occuparsi del caso troviamo un personaggio già incontrato in Chi è senza peccato, l’agente federale Aaron Falk.
Riassumiamo ora in breve parte della trama de La forza della natura.
Qualche giorno passato nella natura selvaggia delle Giralang Ranges, fra monti e boschi, lontani da smog, traffico, telefonini e tensioni tipiche della città e del lavoro. Un periodo pensato proprio per portare gli impiegati di una società finanziaria fuori dal loro ambiente abituale, cementare un po’ relazioni e amicizie aldilà dell’ufficio o della classica birretta del venerdì e restituirli quindi rigenerati e pronti a nuove fatiche nello stressante ma redditizio ambiente di lavoro.
Ma dopo qualche giorno, solo quattro impiegate tornano al campo, manca la quinta: Alice Russell. Cominciano a uscire allo scoperto varie tensioni all’interno dell’azienda, le altre quattro affermano di non sapere nulla ma potrebbero facilmente mentire, e fin dall’inizio dell’indagine, a coadiuvare le forze di polizia locali ci sono sia l’agente federale Aaron Falk che la collega Carmen Cooper.
Questo perché, delle cinque donne, è scomparsa proprio l’elemento chiave di un altro caso, la “whistleblower” che conosceva tutti i segreti e dettagli dei legami fra la finanziaria e la criminalità organizzata, che la impiega per riciclare il denaro proveniente dalle sue varie attività illecite. Sembra quindi poco probabile che Alice sia semplicemente scomparsa nel nulla, ma al quadro già complesso e reso confuso da testimonianze poco credibili e uomini d’affari disposti a tutto, si aggiunge un elemento ancora più inquietante.
Le Giralang Ranges, oltre che per la natura tanto stupenda quanto pericolosa, sono note anche per un altro fatto. Sono state il territorio di caccia preferito da Martin Kovac, uno spietato serial killer.
Abbiamo già scritto in precedenza che Jane Harper non è tipa da riposare sugli allori e lo sta confermando anche dopo l’uscita de La forza della natura.
Ha infatti già terminato il suo terzo romanzo, The Lost Man, la cui pubblicazione è prevista per ottobre 2018, sempre a cura del suo editore abituale, Pan Macmillan Australia.
E nel frattempo la compagnia di produzione Pacific Standard, creata da Reese Witherspoon e Bruna Papandrea appositamente per dar vita a film che abbiano protagoniste femminili (come accade in Gone Girl, prodotto da questa società), continua a lavorare sul progetto di trasposizione cinematografica di Chi è senza peccato.
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Articolo protocollato da Simone Della Roggia
Libri della serie "Le indagini di Aaron Falk"
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