La mano - Henning Mankell

La mano - Henning Mankell Era il 2010 quando annunciavamo che Henning Mankell avrebbe chiuso la serie di Kurt Wallander con L’uomo inquieto. E oggi a distanza di oltre tre anni siamo contenti di essere in parte smentiti: il poliziotto di Ystad ritorna infatti in libreria, protagonista di un nuovo romanzo intitolato La mano ed edito da Marsilio con traduzione di Laura Cangemi.
In realtà, come sottolineato anche dall’autore, questa storia fu scritta diversi anni fa e cronologicamente si colloca prima di L’uomo inquieto, che resta l’ultimo volume della serie. Non esistono quindi altre storie con Wallander protagonista: il burbero Kurt ha veramente smesso di indagare e questo romanzo non è un nuovo inizio.
Si tratta invece di un libro pubblicato la prima volta solo in Olanda. Scovato poi dalla Bbc per farne un film tv, è stato ripescato anche da Mankell che ha deciso di farlo tradurre nel resto del mondo. La cosa un po’ deluderà i fan che probabilmente avevano sperato in un ritorno duraturo del loro beniamino, ma tant’è: bisogna accontentarsi.

In questo volume, Kurt Wallander sta cercando di realizzare uno dei suoi vecchi sogni: lasciare la città e trovare una tranquilla casa di campagna in cui godersi la pensione. Ma i crimini si fanno trovare anche quando proprio non vorrebbe averci a che fare. Esaminando il giardino di una villetta, al suo occhio da poliziotto non può sfuggire quanto fa capolino dal terreno. Lo scheletro di una mano umana. Impossibile ora per Wallander non chiedersi a chi appartenesse, da quando sia lì, come ci sia arrivata. Nelle tenute nel vicinato, nessuno ne sa niente, e forse è passato troppo tempo per un’indagine. Ma Wallender, benché fantasticasse un nuovo inizio, con un cane, e magari anche una donna al fianco, non riesce a restare lontano da questo caso che nuovamente lo pone a confronto con le sue incertezze. Ed eccolo così impegnato a scavare indietro nel tempo per far giustizia su un delitto dimenticato, portare alla luce un dramma in cui, come sempre accade, tra il bene e il male il confine sfuma, e non si capisce bene dove termini l’innocenza e inizi la colpa.

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

Giuseppe Pastore ha scritto 1638 articoli: visita la sua pagina.