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Pubblicato a inizio settembre da Il Seme Bianco nella collana Laserpizio, La memoria della colpa è il romanzo d’esordio di Antonello Torzillo, un thriller psicologico che mette al centro della sua indagine la memoria e la sua capacità di definire una persona e gli eventi.
Nato a Cantù, Antonello Torzillo risiede e lavora a Como e, dopo un diploma in qualità di Maestro d’Arte Applicata, ha in seguito collaborato con diverse aziende come designer freelance specializzato nella comunicazione e nella promozione digitale.
La memoria della colpa è il suo romanzo d’esordio e sono serviti circa tre anni per giungere a questa forma conclusiva, partendo da un racconto del 2015.
Oltre ai meriti del romanzo in sé, uno degli elementi che più affascina e interessa ne La memoria della colpa, è il fatto che il romanzo affronta il tema della memoria.
È questo un soggetto che è sempre più presente nella narrativa contemporanea e anche nel particolare di quella thriller, e, scendendo ancora di più nel dettaglio, una tematica sempre più frequente nelle opere di esordienti che ci è capitato di leggere negli ultimi tempi.
Alla memoria si agganciano spesso questioni riguardanti il senso di identità e la perdita della stessa offre innumerevoli spunti e snodi di trama: si spazia dalle vicende maggiormente legate a qualche tipo di crimine a quelle, più raccolte e intimiste, che ci parlano degli effetti che questo vuoto hanno sulla psicologia del protagonista.
“Arthur allungò la mano, la sveglia cadde, si ruppe e smise di suonare. La luce filtrava attraverso le tende, creando una polverosa sospensione. Con la faccia schiacciata sul cuscino, Arthur mugugnò parole incomprensibili. Aprì gli occhi, ma tutto gli risultava sfocato”.
Antonello Torzillo ha, fra gli altri meriti, quello di aver saputo mantenere un certo riguardo nei confronti della sua opera prima, e non è così facile trarre conclusioni dalla lettura delle poche righe di sinossi, andiamo comunque a illustrarvi alcuni elementi della trama de La memoria della colpa.
Un giorno come tanti del 2012, Arthur Collins si sveglia in un mondo che riconosce a stento e del quale gli mancano tanti, troppi tasselli.
Sono improvvisamente scomparsi molti anni della sua vita, assorbiti da qualche misterioso buco nero, e la memoria più importante fra queste è quella del suo matrimonio e di sua moglie, Lory. Alcuni elementi sono invece ancora presenti e solidi, tutti risalenti a decenni prima e a essere stati risparmiati da questa profonda amnesia sono suo fratello, sua madre, altri conoscenti e parenti di molto tempo prima, insieme ad avvenimenti del passato remoto.Dopo alcuni esami e controlli da parte dei medici, sembra essere chiaro che gli ultimi ricordi di Arthur risalgono a un anno preciso, il 1992. Oltre quella data è tabula rasa ed è in sostanza come se l’uomo non abbia realmente vissuto da allora. Ma cosa ha di importante e simbolico quell’anno? Cosa è accaduto durante il 1992, quale il trauma così potente da determinare tale battuta d’arresto?
Scavando ne passato, appare subito chiaro che in effetti il 1992 è stato un anno molto importante: Arthur era andato in vacanza insieme a due suoi amici, Tim e Trevor, ma solo lui era poi tornato a casa. E Arthur dovrà quindi ripartire proprio da quell’evento per cercare di stabilire qualche nesso e senso ed, eventualmente, riuscire a recuperare tutta la memoria persa.
Chi fosse interessato a conoscere maggiori dettagli sul romanzo e rimanere aggiornato su ogni novità al riguardo può consultare la pagina Facebook de La memoria della colpa, mentre per continuare a seguire i prossimi romanzi dell’autore e capire qualcosa di più del suo metodo di scrittura, è possibile leggere il blog di Antonello Torzillo su Goodreads.
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