Einaudi pubblica La notte della rabbia all’interno della collana Stile Libero Big e, sia tenendo conto del prestigio della casa editrice che della trama che andremo in seguito a esporvi, questo titolo ci sembra per il momento il culmine, il momento più importante nella già bella e lunga carriera editoriale di Roberto Riccardi.
Carriera alla quale se ne affianca una seconda, quella militare, anch’essa composta di tanti momenti decisivi per Riccardi che ora riveste il ruolo di colonnello nell’Arma dei Carabinieri e ha all’attivo importanti incarichi sia all’estero (Bosnia e Kosovo) che nel nostro Paese.
Lo scrittore ha lavorato infatti in una zona molto “calda” quale la Palermo degli anni delle stragi e poi Calabria, Lazio, Toscana.
Tanti anche i romanzi pubblicati, e negli ultimi anni le occasioni più notevoli nelle quali ci è capitato di leggerlo sono state opere quali Venga pure la fine e La firma del puparo, alle quale ha fatto quindi seguito Il prezzo della fedeltà per Mondadori, nel 2016. E ora, a un anno di distanza, lo ritroviamo con La notte della rabbia, un titolo ambizioso per quadro storico e narrazione.
Roberto Riccardi ci immerge infatti nei primi anni Settanta, nel decennio blindato, fra terrorismo e spionaggio in una complessa storia che coinvolge nell’indagine un colonnello dell’Arma, partigiani, memorie di Auschwitz e altri temi ricorrenti nella produzione dell’autore. Andiamo a scoprire la sinossi de La notte della rabbia.
Nella Roma del 1974 il clima è bollente. Il terrorismo, che già a fine gennaio aveva indotto a prendere misure estreme quali lo stato d’allarme attivo nelle caserme del Paese, sta colpendo sempre più duro. Saranno infatti di quell’anno il rapimento del magistrato Mario Sossi da parte delle Brigate Rosse, la strage di Piazza della Loggia per mano dei neofascisti di Ordine Nuovo e quella dell’Italicus a opera di Ordine Nero.
In un Paese sconvolto dagli attentati e con un governo sempre più in crisi si aggiunge anche il rapimento del professor Marcelli. I terroristi delle Sap hanno voluto colpire con durezza sequestrando uno degli astri nascenti della politica nazionale e il caso si presenta fin da subito molto complesso, sebbene si possa contare su una testimone oculare.
Il colonnello dell’Arma Leone Ascoli avvia l’indagine in collaborazione con il giudice Tramontano e, come se non bastasse il già impegnativo rapimento ecco che Bepi, un ex partigiano che durante la Seconda Guerra Mondiale ha salvato la vita di Leone ad Auschwitz, si presenta con una richiesta che mette in estrema difficoltà il colonnello.
Bepi infatti è venuto a conoscenza che uno degli aguzzini del campo di concentramento si trova a Roma con una nuova identità e vorrebbe che Ascoli gli consegnasse l’uomo. Il problema è che ora il tedesco è un agente segreto e svolge un ruolo importante. Le Sap danno l’ultimatum: o lo Stato libererà il loro capo o Marcelli sarà ucciso e, nel frattempo, Ascoli deve anche fare i conti con la sua coscienza e con questioni sospese fra passato e presente.
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- Riccardi, Roberto (Autore)