colin harrison - la notte sopra manhattanLa recensione di oggi è dedicata a un romanzo thriller uscito da poco per Giano Editore: La notte sopra Manhattan di Colin Harrison, finalista al prestigioso Hammett Prize.

Titolo: La notte sopra Manhattan
Autore: Colin Harrison
Editore: Giano
Anno di pubblicazione: 2009
Traduzione: Luca Briasco
Pagine: 388

Trama in sintesi:
Jin Li è scesa dalla sua auto lasciando all’interno le due ragazze che lavorano per lei. Tornandovi sente il rumore di un diesel e riesce a vedere due camion fermi vicino alla Toyota: due uomini stanno sfondando il parabrezza dell’auto con un martello per riempirla con della materia melmosa e pesante. Quando i due camion sono ragionevolmente lontani, raggiunge la Toyota. Le ragazze giacciono morte nella melma. Jin Li capisce che qualcuno conosce la natura delle sue attività. E allora comincia a correre. Vola letteralmente sull’asfalto, perché in gioco c’è la sua vita.

La notte sopra Manhattan: un ritratto di una New York spietata ed arrivista, dove la rincorsa ai soldi calpesta le persone senza farsi scrupoli di lasciarsi alle spalle sangue e cadaveri. Nell’Olimpo della finanza mondiale porre sui piatti di una bilancia vite umane e pacchetti azionari è un’inutile perdita di tempo, soprattutto se ci sono milioni di dollari che si vincono o si perdono mentre ci si gingilla con queste futilità. Siamo in un mondo che macina, che trita, come i distruggidocumenti dovrebbero fare con le informazioni su carta, ma proprio perché sapere è potere nel libro tutto parte dalla problematica di proteggere gli stampati che girano nelle aziende, spesso contenenti notizie di assoluta segretezza: cosa succederebbe se qualcuno le rubasse? E’ l’idea chiave di questo thriller che inserisce la critica sociale sugli elementi propri del genere, ottimamente padroneggiati. Suspense e colpi di scena coi tempi giusti, personaggi interessanti e fuori dai cliché. Ray Grant è un pompiere che non ama parlare del suo passato e che dalle stragi dell’11 settembre è uscito gravemente ferito nel corpo e nell’animo; Jin Li è una donna invece con tanto da nascondere: una ragazza reticente sulla sua vita privata, che dietro un’apparente riservatezza cinese cela la sua attività di ladra per conto del fratello Chen, un broker senza scrupoli di Shangai.
Accanto a loro una schiera di comprimari con tanto di pelo sullo stomaco: Richie, che non si fa problemi ad annegare due ragazze nei liquami prelevati dalle fogne; Victor che scioglie cadaveri in vasche piene d’acido; Bill Martz, uno che per recuperare i soldi che ha perso per colpa della Good Pharma sarebbe disposto a qualunque cosa.
Il tutto in un twist and turn che si muove agilmente tra le competenze più disparate: come fare un’operazione al rialzo in Borsa accanto a come spedire in maniera sicura Cd-Rom in Cina, o ancora come preparare un cocktail mortale che non desti sospetti. Un thriller con un ritmo travolgente che non dà tempo di pensare a intrecci, verosimiglianze, coincidenze, e che allo stesso tempo con una scrittura di razza è capace di lasciare al lettore l’impressione viscerale di una New York, come sottolinea il New York Times, decadente quanto la Los Angeles di Raymond Chandler e James Ellroy.

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

Giuseppe Pastore ha scritto 1638 articoli: