La prigioniera è il romanzo d'esordio di Debra Jo ImmergutCorbaccio propone La prigioniera, romanzo d’esordio per Debra Jo Immergut, un titolo che, apparso in originale pochi mesi fa, ha già riscosso ottimi riscontri di pubblico e una lunga lista di recensioni positive.

La prigioniera è stato pubblicato da Harper Collins con il titolo di The Captives, che ha una piccola ma importante differenza rispetto a quello italiano, visto che si passa dal singolare al plurale, a indicare una situazione claustrofobica e opprimente per entrambi i protagonisti.
Arriva a noi tradotto da Valeria Galassi.

Pur rappresentando il debutto sulla lunga distanza per l’autrice, La prigioniera non è certo il primo passo di Debra Jo Immergut nel mondo della narrativa. La scrittrice ha già al suo attivo una raccolta di racconti per Random House, intitolata Private Property, e ha lavorato come editor di riviste.

Suoi articoli sono apparsi di frequente su quotidiani prestigiosi quali il Wall Street Journal e il Boston Globe, e ha anche insegnato scrittura creativa in varie università e anche, elemento da non trascurare, in alcuni penitenziari.

Questo per far capire che Debra Jo Immergut arriva doppiamente preparata al suo primo romanzo, sia per i precedenti di scrittura che per il fatto di conoscere meglio della media l’ambiente nel quale colloca la sua storia, ovvero il carcere.

Una istituzione totale, dunque, nella quale molto spesso non sono solo i detenuti a vivere in un regime di libertà limitata e di forte controllo, ma anche le guardie e i vari operatori, tutti rinchiusi dentro le sue mura.

La prigioniera stupisce, ancor prima di incontrare il testo, per l’alto numero di lodi e impressioni positive da parte di molte testate importanti. Da New York Times Book Review a Vanity Fair, passando per Publishers Weekly e Los Angeles Review of Books, fino a Kirkus Review, è stato un fluire di recensioni favorevoli. Incuriositi, andiamo quindi a dare uno sguardo alla trama de La prigioniera.

Frank Lundquist è un abile e ambizioso psicologo che, in seguito a un imbarazzante e grave scandalo, è stato costretto a rinunciare al suo posto in un esclusivo studio di New York. Il suo ripiego non è altrettanto glamour: ora Frank si occupa di detenuti, lavorando come psicologo interno al carcere di Milford Basin, il suo matrimonio è in frantumi e suo fratello ha più di un problema con l’eroina.

E, dentro l’istituto, Lundquist si è velocemente abituato ad aspettarsi ogni tipo di sorpresa dai suoi pazienti, ma nulla lo può preparare a vedere Miranda Greene entrare nel suo studio. Compagni di classe ai tempi del liceo, Frank è stato follemente innamorato della ragazza. Purtroppo per lui non solo non era ricambiato, ma Miranda quasi non lo notava al tempo.

E ora che è diventata una donna splendida, sembra continuare a ignorarlo, ma per altri motivi. Miranda è infatti detenuta per omicidio con una condanna a cinquantadue anni, ed è da tempo rassegnata e soffocata da una disperazione che sembra annebbiarle la mente: la ragazza non riconosce Frank mentre lui al contrario, si scopre ancora completamente innamorato di lei.

Come è potuta cadere così in basso la figlia di un senatore? Sembra esserci di mezzo una storia d’amore e Frank comincia a studiare il caso e la stessa Miranda e, pur esperto e consapevole che la deontologia professionale, in particolare nel suo lavoro, gli vieta di provare determinate emozioni, non sembra riuscire a controllare il suo cuore. Il suo operato comincia a scuotere dall’apatia Miranda che, dopo tanto tempo, inizia a nutrire qualche speranza.

Una è prigioniera fisica, l’altro prigioniero psichico e sentimentale: riusciranno a uscirne?

Riassumendo brevemente le critiche positive lette sulla stampa statunitense, Debra Jo Immergut alterna i punti di vista dei due protagonisti e, anche grazie alla sua conoscenza specifica dell’ambiente del carcere femminile, dei suoi meccanismi e funzionamenti, riesce ad allestire un romanzo efficace.
La prigioniera sembra in grado di proporre qualcosa di nuovo in un sottogenere nel quale è ormai difficile uscire da certi schemi e standard: lo scopriremo presto.

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La prigioniera
  • Immergut, Debra Jo (Autore)

Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

Giuseppe Pastore ha scritto 1638 articoli: