Marie Benedict torna nelle librerie con “La prima indagine delle Regine del Giallo”, un romanzo innovativo che, per la prima volta, vede come protagoniste cinque grandissime scrittrici di gialli pronte a riscattare il loro posto nella società: Dorothy L. Sayers, Agatha Christie, Ngaio Marsh, Margery Allingham ed Emma Orczy.

Quali migliori protagoniste si potevano scegliere per risolvere un delitto enigmatico?

Marie Benedict, dal perfetto stile inglese, evocativo del giallo classico, fa vivere al lettore un’esperienza unica nel suo genere. Infatti, sin dalle prime battute, vi ritroverete immersi in una storia che vi coinvolgerà, pian piano, in prima persona. Questa immersione è agevolata anche grazie a delle protagoniste “reali”, caratterizzate in modo tale da poter entrare subito in sintonia con loro: ognuna con i suoi pregi e difetti. Ed è proprio questa particolarità a renderle ancora più memorabili perché il lettore potrà “scegliere” verso chi essere più affine.

Ma, oltre al libro c’è di più: una rivalsa tutta al femminile! Ebbene sì, oltre ad essere un romanzo giallo, Marie Benedict elogia e rende visibile la forza, l’intuito, la testardaggine e la voglia di riscatto delle nostre protagoniste verso una società che mette al centro dell’attenzione “l’uomo”, inteso in senso stretto. Il “Detection Club”, infatti, è un Club prettamente maschile, dove le donne non vengono minimamente considerate. E allora, cosa c’è di meglio se non risolvere un vero caso? Fiere del loro genere, le cinque scrittrici, avanzano a testa bassa verso una difficile risoluzione.

Per quanto riguarda lo stile narrativo, dobbiamo dividere il libro in due parti. Nella prima parte, risulta essere più lento rispetto alla seconda. Possiamo, però, giustificare questo cambiamento. Solitamente, come ben sanno gli esperti di gialli, la prima parte è dedicata alla presentazione dei personaggi e del delitto, mentre, nella seconda, si entra nel vivo della vicenda. Questo libro non fa eccezione a questa struttura. L’ambientazione, invece, è varia e gli anni ‘30 sono i veri protagonisti. Marie Benedict è stata molto abile nel mantenere una coerenza tra narrazione e usi e costumi dell’epoca.

Essendo un giallo, sappiamo quanto sia importante la razionalità. Ebbene, anche in questo caso il lettore avrà davanti a sé tutti gli indizi utili per risolvere il caso insieme alle cinque scrittrici. Questo è un elemento da non sottovalutare perché spesso, ahimè, ci ritroviamo davanti a casi impossibili, inarrivabili. Non è questo il caso. Se il lettore pone la giusta attenzione riuscirà nell’intento di risolvere la vicenda.

Insomma, aspettiamo la seconda indagine!

Recensione di Sharon Lattanzi.

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