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Velletri, il più antico tra i paesi dei castelli romani, è una cittadina che conserva storia e mistero nelle sue antiche strade. Tuttavia, un periodo oscuro e terrorizzante ha segnato la comunità, quando una serie di omicidi sconvolse la tranquillità della cittadina. Un’ombra, un’entità malvagia e spaventosa, sembrava essere l’artefice di quelle morti, e l’intera comunità temeva che nessuno potesse mai fermarla.
L’ispettore Lucius Porto, figura rispettata e ammirata dalla popolazione, si impose come unica speranza per porre fine alla catena di omicidi. La caccia al killer divenne un’ossessione per Porto, e alla fine riuscì a individuare l’ombra maligna. Ma ciò che accadde quella notte rimase un enigma per anni, lasciando una scia di domande senza risposta e perplessità sconvolgenti. L’Ispettore Porto uscì da quella vicenda profondamente segnato, mentre la sua fama e considerazione nella comunità subirono un’inversione di tendenza.
Fortunatamente, con la cattura del presunto assassino, il terrore che aveva preso la cittadina si placò e l’ombra scomparve. Gli abitanti poterono tornare a vivere con una certa serenità, anche se i segni lasciati dagli eventi si fecero sentire a lungo.
Ma il destino sembrava riservare un’altra sfida per l’ispettore Porto. Anni dopo quei tragici eventi, una serie di suicidi inusuali cominciò a suscitare il suo interesse. Mentre gli altri sembravano ignorare quei casi, Lucius non poté fare a meno di notare la presenza di una firma, un richiamo invisibile e potente che lo attraeva come il canto delle sirene. Il male si era risvegliato e, con esso, l’ombra era tornata.
Marco Attena, autore del thriller “La quinta vittima“, nato a Roma nel 1987, ha saputo creare una trama avvincente che fa risuonare l’eco del terrore nelle strade di Velletri. Gli appassionati del genere saranno certamente rapiti dall’atmosfera cupa e inquietante di questo romanzo, e saranno ansiosi di scoprire cosa riserva il futuro per l’Ispettore Lucius Porto, un eroe impegnato a fronteggiare l’ombra del male che ancora minaccia Velletri.
Se siete curiosi vi lasciamo qui a seguire un estratto.
Mentre lei lo guardava con aria persa, lui si avvicinò alla lampada posta sul comodino vicino al letto e mise una mano sull’interruttore. Non spense subito la luce, si regalò ancora qualche istante per ammirare meglio la creatura che stava salvando. O assolvendo. Poi tutto si fece buio e silenzioso. Solo una debole luce filtrava dalla finestra e riusciva leggermente a toccare l’ambiente circostante. In quelle tenebre la donna, rannicchiata sotto le coperte e sospesa in un limbo, tra realtà e finzione, non riusciva a capire se l’uomo se ne fosse andato o fosse ancora lì.
Come un’eco lontana, un presagio di morte, dal fitto di quelle tenebre sentì un lamento straziante è quasi devastante.
«Perdonami amore mio» furono le ultime parole che sentì nella sua vita, poi il suo collo venne fatto prigioniero di una morsa violenta. Non fece neanche in tempo a urlare, tanto non sarebbe servito. Si arrese all’idea che stava per morire.
Il libro La quinta vittima di Marco Attena è disponibile qui: https://www.echosprime.it/it/la-quinta-vittima—marco-attena/
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