Garzanti pubblica La ragazza del passato, romanzo d’esordio di Amy Gentry che ha riscosso ottimi riscontri di critica e che ha attirato paragoni con due regine del domestic noir quali Gillian Flynn e Paula Hawkins.
Intitolato in originale Good as Gone, La ragazza del passato arriva a noi con la traduzione di Letizia Sacchini.
E in effetti la confezione dell’edizione italiana de La ragazza del passato evidenzia forti e voluti richiami a La ragazza del treno, a partire dal titolo per continuare con la grafica di copertina, ma dando uno sguardo alla trama il titolo recente che più ci viene in mente è L’unica figlia.
Siamo comunque di fronte a una vera e propria invasione, che dura ormai da qualche anno, di opere d’esordio, scritte da autrici relativamente giovane, che ricadono più o meno nella categoria del domestic noir o in quella del thriller psicologico privo di tinte eccessivamente forti.
A essere protagoniste di queste vicende sono ragazze o giovani donne dotate di un passato complesso, che viene svelato progressivamente lungo le pagine e che di solito porta a un twist finale con esito catartico per le protagoniste e i lettori.
I numeri non mentono e le copie vendute ci dicono che si tratta di una formula vincente: sarà interessante vedere quanto a lungo può durare questa ripetizione di cliché narrativi e personaggi appartenenti a un modello preciso e comune prima che il pubblico diriga il suo interesse verso altri lidi narrativi.
Non è certo un modus operandi esclusivo al domestic noir: gli scaffali delle librerie abbondano anche di detective con il trauma che affrontano serial killer dal modus operandi complesso e morboso, così come abbiamo legioni di commissari caratterizzati da due o tre idiosincrasie o gusti, di solito corredati da un carattere brusco e relazione “complicata” con una donna che comunque li sopporta e ama.
Cerchiamo di scoprire qualcosa di quel che accadrà ne La ragazza del passato.
Houston. La serata estiva scorre placida e priva di eventi a casa Whitaker, fino a quando non s’ode bussare alla porta. Sulla soglia c’è una biondina, capelli lunghi e, strano a vedersi, piedi nudi. Appare provata, stanca, il viso pallido sfinito nel quale galleggiano due occhioni blu. Un viso che, per quanto stremato, è ben familiare ad Anna Whitaker: è il volto di sua figlia Julie.
La stessa Julie scomparsa ben otto anni prima di questa fatidica sera, la tanto amata Julie che Anna abbraccia e accoglie in casa, incredula che l’angosciante attesa e la sfibrante incertezza siano finalmente finite.
Ma ben presto subentra un’incertezza nuova, altrettanto sfibrante: con il passare dei giorni la ragazza che si è presentata sulla soglia di casa sembra ad Anna sempre meno la vera Julie. Non ci sono prove evidenti, ma un accumulo di piccoli particolari e segni la spingono a chiedersi sempre più spesso se quella sia davvero sua figlia.
E a questi sospetti si aggiunge il fatto che Julie sta saltando spesso le sedute dallo psicoterapeuta, così come il ritrovamento del corpo di una ragazza in una casa di Houston. A colmare la misura arriva un investigatore privato che contatta Anna per dirle qualcosa. La donna non sa più cosa pensare e scoprirà ben presto che l’impossibile a volte diventa possibile.
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- Gentry, Amy (Autore)