Pubblicato da Garzanti a giugno 2022, La ritrattista di Chiara Montani è il secondo romanzo con protagonisti il celebre artista Piero della Francesca, qui in veste di investigatore, e Lavinia, nipote del pittore Domenico da Venezia, una giovane donna che, oltre ad apprendere da lui tutti i segreti dell’arte pittorica, lo coadiuva nelle indagini. Ma su cosa indaga questa coppia tanto sui generis?
Siamo a Roma, nel 1459. Un anno dopo i fatti di Firenze narrati in Il mistero della pittrice ribelle, Piero della Francesca si trova presso i suoi amici Antonio e Lucrezia Della Valle, in riunione con un loro collaboratore in una delle sale del loro sontuoso palazzo quando, d’improvviso, scoppia un devastante incendio nel quale perde la vita proprio la bellissima ed intelligente Lucrezia. Nonostante tutto si sia svolto in modo rapidissimo, Piero della Francesca è perplesso e turbato: è evidente che l’incendio è doloso e, peraltro, per appiccarlo è stata utilizzata una qualche sostanza affatto comune e dall’incredibile potenza distruttrice. Ma ciò che lo lascia più stranito è che il misterioso attentatore ha voluto salvargli la vita, tirando fuori lui e solo lui dalla stanza. Perché? Nel frattempo Lavinia lo attende a Firenze e, apprendendo di un suo inconsueto ritardo e presentendo un qualche evento nefasto, decide di raggiungerlo a Roma. La sua presenza sarà provvidenziale nell’aiutare l’artista a decifrare una serie di indizi e messaggi oscuri provenienti dal misterioso individuo che, ormai è chiaro, gli ha lanciato una sfida e vuole qualcosa da lui. I due saranno così invischiati in una pericolosa caccia che pare ricondurre agli ambienti vaticani – cui lo stesso Piero è legato per via del suo rapporto con il Cardinale Bessarione – nonché ad un antico manoscritto greco ora disperso, che pare foriero di grandi conoscenze ed immani disgrazie.
Avevamo già avuto modo di incontrare questa inconsueta ed affiatata coppia di “investigatori” nel primo romanzo della serie, Il mistero della pittrice ribelle (Garzanti 2021), ambientato a Firenze. Conoscevamo già, perciò, le sorprendenti doti di Piero della Francesca che, oltre ad essere un Maestro nell’arte pittorica il cui valore indiscusso è giunto fino a noi, qui si mostra razionale, estremamente colto, intelligentissimo, acuto osservatore ed uomo di grande rettitudine; ritroviamo con piacere anche la giovane Lavinia, lontana dalla sua Firenze e dalla bottega dello zio Domenico da Venezia, ma sempre intraprendente, ribelle al limite della sventatezza, indomita e sensibile. Lavinia è un’artista in un mondo in cui è disdicevole per le donne dedicarsi ad altro che non sia la casa, il focolare, i doveri legati alla loro posizione in società. Ma dalle parole con cui lei stessa racconta buona parte della storia traspare che in quell’epoca, per le donne, era disdicevole persino essere a conoscenza di fatti, situazioni e collegamenti; era disdicevole pensare, formarsi un’opinione su molti argomenti, agire, girare liberamente per la città, amare. Lavinia è sotto la protezione di Piero che le fa da tutore, ma è evidente che entrambi provano un sentimento reciproco forte, puro, al quale è difficile resistere. Eppure, la loro situazione è precaria, tantopiù ora che la vita di entrambi è in pericolo. Eppure… eppure la tenace Lavinia non è tipa da arrendersi. D’altronde, se non l’hanno fiaccata i fatti di Firenze, nulla potrà spezzare la sua volontà, la sua caparbietà e spegnere la sua intelligenza.
Con questa serie di thriller storici, Chiara Montani ci permette di esplorare un lato dell’arte che molto spesso non immaginiamo, un lato oscuro di un mondo che è ben lungi dall’essere solo bellezza, colori e materiali di pregio, dentro il quale l’autrice ci conduce con guida sicura. Intrighi, giochi di potere, spregiudicatezza sono solo alcune delle insidie attraverso cui Lavinia e Piero dovranno passare per giungere là dove qualcuno vuole condurli, senza avere la possibilità di sottrarsi. Sullo sfondo, una Roma sempre affascinante, culla di civiltà, arte, bellezza, ma anche spettatrice muta e complice di tradimenti ed inganni.
Con una scrittura ricercata che ben riesce ad unire una prosa moderna ad un afflato antico, Chiara Montani ci guida con competenza alla scoperta di un mondo non facile, ricco di sfaccettature, dettagli e tecnicismi, ma dal fascino misterioso ed intramontabile.
Chiara Montani, architetto di formazione, ha lavorato nel campo del design, della grafica e dell’arte, esplorando varie tecniche e materiali, e partecipando a esposizioni in Italia e all’estero. Specializzata in arteterapia, conduce da anni atelier sulle potenzialità terapeutiche del processo creativo. Dopo “Il mistero della pittrice ribelle“, il suo romanzo d’esordio, torna a far rivivere i suoi protagonisti nel suo secondo, bellissimo thriller storico, La ritrattista.
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- Montani, Chiara (Autore)