Michael Connelly non conosce tregua o riposo e Piemme porta nelle librerie italiane il suo La scatola nera, pubblicato in originale nel 2012 con il titolo di The Black Box e sedicesimo romanzo della serie di Harry Bosch, personaggio dalla carriera cangiante, che prima è stato detective del LAPD, poi investigatore privato e ora tornato al dipartimento per risolvere i cold case.
Come presentare Michael Connelly scrivendo qualche elogio originale? Impossibile, temo, ma potrebbe bastare un semplice gesto da parte vostra: scrivete il suo nome nella casella di ricerca di Thriller Café, premete invio e controllate il risultato. Ben tre pagine di articoli che riguardano questo grande autore dovrebbero farvi capire sia la qualità dei suoi romanzi sia la prolificità che lo hanno portato a una continua presenza nelle classifiche best seller di mezzo mondo.
Scopriamo cosa ha registrato per noi La scatola nera del titolo di questa sua opera:
La scatola nera è quel che di solito permette agli investigatori di capire cosa sia successo in occasione di un incidente e, per traslato, l’elemento che porta alla soluzione di un qualsiasi caso, ed è proprio una scatola nera quel che servirà al sempre testardo e idealista Harry Bosch per risolvere un caso che lo trasporta più di venti anni nel passato e non solo nel passato “generico” della Storia ma anche nel suo passato personale.
Bosch fa infatti parte della squadra LAPD che si occupa dei cold case ma non è sempre stato così e nel 1992, nel furente caos che imperversò a Los Angeles dopo il pestaggio di Rodney King, indagò per qualche tempo sull’omicidio di una giovane fotografa danese, salvo poi vedere il caso affidato a un altro dipartimento che però non riuscì a identificare il colpevole.
Ora, a vent’anni di distanza, passato all’unità Casi Irrisolti, si ritrova per le mani proprio per quel caso e man mano che scava nei documenti e testimonianze e comincia a rivoltare qualche pietra di troppo, si accorge che la morte della giovane non è collegata tanto ai disordini di Los Angeles quanto a un qualcosa di ben più intricato e pericoloso.
Ma questa volta, ancora di più che in tante altre indagini, il suo lavoro è particolarmente complicato e faticoso: Bosch ha una figlia adolescente di cui occuparsi e sottrarre del tempo alla sua vita privata sta mettendo a repentaglio il rapporto famigliare, a queste preoccupazioni si aggiunge anche il nuovo capo dell’unità, che non apprezza i suoi metodi, gli nega libertà di movimento e giunge persino a deferirlo alla commissione disciplinare.
Riuscirà l’agente a scovare la sua personale scatola nera?
Harry Bosch è un personaggio che Michael Connelly ha saputo tratteggiare in maniera esemplare nel corso degli anni, facendone evolvere la psicologia e mantenendo un senso del tempo che trascorre e cambia le persone, dato raro in altri personaggi che spesso rimangono più o meno uguali nel corso dei decenni e capacità narrativa che ha valso a Bosch una serie televisiva giunta ormai alla seconda stagione, al cui programmazione è prevista per il 2016.
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