Ecco un (nuovo) dilemma per la sciura Marpol, all’anagrafe altrimenti detta Onorina, meglio nota come Nora, personaggio nato dal sodalizio casuale e ormai decennale tra le due autrici che, affacciatesi sul delizioso baratro della pensione, pensano bene di frequentare un corso di scrittura condivisa, ossia una scuola dove ciascun allievo inizia col creare un personaggio e lo “affida” al gruppo, e ciascuno prosegue. Anzi, a precisare meglio, come hanno raccontato a Risolto Giallo, l’incipit fu a sei mani, con quota azzurra (Giuseppe) e senza tonalità gialla. Allenate così, e rodate tra loro a condividere, le nostre due creano quello che sarà il filone: ambientazione comune (gli orti della cintura dell’hinterland nord di Milano), l’investigazione classica e il personaggio fuori dalle fila, ispirata ad una partigiana realmente vissuta che, molto giovane, ebbe a fregiarsi di azioni di grande spregiudicatezza e coraggio. Cosa farebbe ora Onorina, ormai alla soglia degli ottant’anni? Ecco… andrebbe in giro a investigare.

Lo spazio fisico in cui questa arzilla vecchietta si muove è inventato, perché Marianese è la crasi tra i due paesi di origine delle autrici (Mariano Comense e Garbagnate Milanese), forse più avvezzi ad affidare alla popolazione delle zone agricole adibite ad orti condivisi, come è in cogestione la scrittura di quelle che ormai sono arrivate a ben quattro avventure della sciura Marpol. Le regole di ingaggio tra Anna Maria e Miriam sono ben organizzate: c’è una scaletta, ma non c’è predisposizione di chi fa cosa. Ognuna parte, scrive, manda all’altra, che corregge (senza pietà!) e rimanda, e così via, in cui continuum circolare ed estremamente ossigenato dal via vai di pensieri e di creatività. La chiamano “scrittura compenetrata”.

E veniamo a due parole sul personaggio, questa anziana che ormai si è guadagnata la stima delle Forze dell’Ordine ufficialmente impegnate nell’indagine, accompagnata dal contrappunto più che gustoso della badante Olga, coi suoi strafalcioni in italiano e la sua apparente durezza tipica dell’etnia. La saga ha già visto un prequel, in cui Onorina ha vent’anni, è stata destrutturata, ringiovanita, resa più spontanea a curiosa di quanto non sia nella sua versione matura.

Ecco di questa signora potete sapere di più se voi stessi andrete a trovarla: la incontrate su Facebook, alla sua pagina che si chiama proprio come lei: la sciura Marpol. È tutto lì, lei, la Olga, gli ortisti ottuagenari e la vita carina, semplice, ma molto stimolante, anche all’età sua.

Ti è piaciuto l'articolo? Iscriviti alla newsletter

Inserisci la tua email e riceverai comodamente tutti i nostri aggiornamenti con le novità, le anticipazioni e molto altro.

Articolo protocollato da Alessia Sorgato

Alessia Sorgato, classe 1968, giornalista pubblicista e avvocato cassazionista. Si occupa di soggetti deboli, ossia di difesa di vittime, soprattutto di reati endo-famigliari e in tema ha scritto 12 libri tra cui Giù le mani dalle donne per Mondadori. Legge e recensisce gialli (e di alcuni effettua revisione giuridica così da risparmiarsi qualche licenza dello scrittore) perché almeno li, a volte, si fa giustizia.

Alessia Sorgato ha scritto 119 articoli: