TEA pubblicherà a inizio settembre La scomparsa di De Paoli: Un caso di Petri e Miceli dell’amatissimo, perlomeno da queste parti, Gianni Simoni, un uomo la cui vita è stata un fulgido esempio lungo tutta la sua carriera da magistrato, che ci è piaciuto molto anche quando non è più riuscito ad andare avanti nel mondo della Legge contemporanea e che, nel folto gruppo dei magistrati che si scoprono scrittori, ci sembra essere quello in possesso della voce più vera e unica.
Questa volta Simoni mette in panchina il suo personaggio più interessante, il commissario Andrea Lucchesi, per rispolverare le altre due sue star, ovvero il commissario Miceli e l’ex giudice Petri, ma il risultato non cambia: gran scrittura, situazioni intriganti, buone riflessioni sulla società e un respiro forse più provinciale ma non per questo meno interessante.
Vediamo dove e come è scomparso De Paoli, e che effetto ha la sua sparizione sui due ormai anziani (e stanchi) tutori dell’ordine.
I fossati della Lombardia sanno nascondere molto bene i loro segreti: l’azione dell’acqua, quella dei topi e degli insetti e il trascorrere delle acquose ore possono trasformare un cadavere fino a renderlo irriconoscibile.
E quando la Polizia rinviene un corpo in un fossato poco fuori Brescia si ripresentano i soliti problemi di identificazione prima e di indagine sulle cause dell’omicidio poi.All’anziano che sta decomponendosi a lato della strada può essere accaduto di tutto, dalla rapina andata a male a un magnaccia particolarmente violento e infuriato, fino a un pirata della strada che è poi fuggito, spaventato dalle sue azioni, e, almeno nei momenti iniziali, si brancola nel buio.
Ma quando ci si rende conto che il morto altri non è che il dottor Emilio De Paoli la situazione cambia velocemente: l’uomo era il medico curante (e caro amico) dell’ex giudice Petri il quale, dopo momenti di iniziale stupore e dolore, vuole vederci chiaro nella faccenda e, per farlo, è disposto a mobilitare tutte le persone necessarie.E Petri quindi obbliga, in sostanza, il buon commissario Miceli a mettersi in pista, sebbene il suo amico avrebbe preferito lasciare le castagne sul fuoco al nuovo commissario Grazia Bruni. E con Miceli si muovono ovviamente tutti i componenti di una squadra che ha spesso ottenuto ottimi risultati: tornano quindi il navigato Maccari, il bravo Esposito, gli inseparabili Grasso e Tondelli, il procuratore Martinelli e, ultimo arrivato, il nuovo vice ispettore Armiento.
Con un simile gruppo di uomini sarà molto più facile cercare di scoprire i motivi della morte di DE Paoli e cercare di restituire onore e giustizia al caro amico, ma non tutto potrebbe essere quel che sembra…
Gianni Simoni ha, fra le altre qualità positive, una continuità qualitativa invidiabile, ed è ben difficile individuare qualche romanzo debole all’interno della sua produzione, non vediamo l’ora di tornare a leggere le gesta di Miceli e Petri.
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- Simoni, Gianni (Autore)