Articolo sponsorizzato; qui la nostra policy.
Siamo lieti di ospitare oggi, al bancone del Thriller Café, Maria Cristina Murolo e di presentare La sesta porta, un romanzo che, ancor prima che essere un thriller, ci induce a riflettere sul complicato e fumoso mondo dei millennials.
Si sa, appena ci si laurea si crede di avere il mondo in mano, sembra quasi che non dovremo essere noi a cercarci un lavoro, ma che il lavoro sia già lì ad aspettare solo noi. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, l’entusiasmo si smorza presto e con esso la sensazione di avere i portoni aperti solo per noi. Arrivano le incertezze, si smette di guardare ad un futuro come lo si immaginava, si finisce per accettare qualunque mansione pur di lavorare, specie se la situazione in famiglia non è proprio rosea.
È proprio quello che sta capitando ad Olimpia, giovane neolaureata che vive con il padre – un poliziotto in pensione – e che, per frustrazione, si candida per un posto in un’agenzia assicurativa; Olimpia viene assunta, ma fa un lavoro che non le piace, non la soddisfa e non sentirà mai suo. Un evento tragico, l’ennesimo, si abbatte sulla sua famiglia ed Olimpia si vede costretta, ancora una volta, a prendere decisioni importanti, una delle quali è riconoscere i doni che le sono stati dati. Olimpia, infatti, ha dei poteri in grado di salvare vite umane, poteri di cui, nella sua cerchia, sempre più persone hanno bisogno. Una serie di omicidi efferati scuote l’ambiente; ci sono vite da salvare e verità da scoprire.
Quanto all’autrice, Maria Cristina Murolo, è nata a Palmanova nel 1972. Adottata quando aveva poco più di nove mesi, non ha mai cercato i suoi genitori biologici. Laureata in Lettere Moderne, appassionata dei classici greci e latini, per molti anni ha insegnato letteratura latina, inglese e francese. Ad oggi è impiegata presso l’azienda multi-utility della sua città, nell’ambito dei progetti di transizione ecologica e sviluppo delle fonti rinnovabili. Vegetariana da una vita, cinofila appassionata, ecologista convinta è una persona allegra e socievole ma con un profondo lato oscuro che libera attraverso la scrittura.
Qui di seguito troverete un breve estratto dal libro La sesta porta.
“Esco dal bar. Una folata di bora mi schiaffeggia facendomi volare via lo scontrino che avevo in mano. Lo raccolgo da terra e mi alzo di scatto. Un terribile capogiro mi fa traballare, mi appoggio al muro per non cadere e cerco di calmare il mio respiro diventato affannoso. Abbasso la testa per poi sollevarla nella speranza che il mondo abbia finito di girare. Non sento più nessun rumore e il cielo è diventato scuro. Un corvo con gli occhi neri come la pece si è posato sulla colonna del muro di fronte, avvolto in una nube di vapore grigio nella quale fluttuano filamenti color rame.
Sento che sto per svenire, le mie gambe non reggeranno ancora a lungo.
All’improvviso una mano mi tocca la spalla… Mi giro di scatto…”
Ti è piaciuto l'articolo? Iscriviti alla newsletter
Inserisci la tua email e riceverai comodamente tutti i nostri aggiornamenti con le novità, le anticipazioni e molto altro.
Compra su Amazon
- Murolo, Maria Cristina (Autore)