La stanza dei morti: un bel thriller di Franck Thilliez da recuperare

Il libro thriller vi riproponiamo oggi è La stanza dei morti di Frank Thilliez, definito ai suoi tempi (era il 2008) “la risposta europea a Il silenzio degli innocenti“.

Cominciamo dalla trama.

Un uomo a piedi con una valigia piena di soldi lungo una strada isolata. Vigo e Sylvain, due giovani disoccupati, lo investono e lo uccidono. Nascondono il cadavere e si appropriano del denaro, ma qualcuno dal ciglio di quella strada li ha visti. I soldi servivano come riscatto per il rapimento di una ragazzina, tenuta prigioniera in una stanza in affitto. Il rapitore, allora, s’impadronisce di un’altra vittima innocente da portare nella camera segreta e, nel frattempo, si mette sulle tracce dei due “ladri”.

Assodata di cosa parla il libro, veniamo al giudizio e cominciamo da cosa ci convince: ovvero sicuramente l’atmosfera cupa e opprimente del romanzo, che riesce a mantenere alta la tensione dall’inizio alla fine, e il gran numero di colpi di scena, ben integrati e non forzati. Sono positivi anche i personaggi, soprattutto la detective Lucie Henebelle, che Thilliez riesce a rendere credibile e con sfaccettature interessanti.

L’autore è bravo nel tenere un ritmo fluido anche se a volte appesantisce la lettura con descrizioni un po’ troppo dettagliate e alcuni passaggi leggermente telefonati. Tutto sommato però “La stanza dei morti” è un bel romanzo che suggeriamo di leggere (attenzione: potrebbe essere sgradita una certa dose di violenza ai lettori più sensibili).

In un’interessante intervista pubblicata anni fa da L’angolo nero, Thilliez ammetteva i suoi debiti narrativi con Grangé, King e Thomas Harris. In questo libro sono abbastanza evidenti, ma col passare del tempo l’allievo ha dimostrato di essere all’altezza dei maestri. Se non riuscite a recuperare questo libro, provate con il più recente Norferville.