Pubblicato in Italia ad ottobre 2020 da Newton Compton, con traduzione di Tessa Bernardi, La strana morte di Evie White è il romanzo che recensiamo oggi al Thriller Café.

La sua autrice, Jenny Blackhurst è nata e vive in Inghilterra. Ha esordito nella narrativa thriller nel 2014 con il bestseller Era una famiglia tranquilla (in Italia pubblicato nel 2017), seguito da La paziente perfetta, La figlia adottiva e quest’ultimo, La strana morte di Evie White. In Italia tutti i suoi libri sono stati finora pubblicati da Newton Compton.

“È sul ciglio della scogliera, i lunghi capelli biondi le svolazzano attorno alle spalle nel venticello leggero. I piedi sotto la gonna che arriva fino a terra sono scalzi e sporchi, e l’erba è bagnata, ma lei non avverte il freddo. Osservando le acque scure e immobili, è in pace. Evelyn non ha bisogno di guardare giù per sapere che le onde lambiscono gli scogli frastagliati ai piedi della scogliera, non ha paura di loro. Non è la prima volta che si ferma a contemplare questo mare. Le onde la conoscono per nome, conoscono la sua storia.

Solleva una mano per scostare il velo dal viso, e la tiara di diamanti che un tempo apparteneva a sua madre, e a sua madre prima di lei, cade a terra senza emettere alcun suono. Non ci sono rumori quassù, solo il sussurro del mare e quello del suo respiro, lento e calmo.

Due figure la stanno osservando tra le ombre del tramonto dall’altra parte della scogliera. Avrebbe preferito che fossero meno distanti, ma è una serata senza nuvole e riusciranno a distinguere la sua figura alta e slanciata, l’abito da sposa confezionato su misura. Abbastanza vicine da identificarla a suo marito, troppo lontane per reagire quando comprenderanno le sue intenzioni. Per il momento, per la prossima manciata di secondi, è solo una neo-sposina che si sta prendendo un attimo di pausa dalla concitazione del suo giorno di nozze, che è rifuggita dalla musica e dal vino, dall’incessante susseguirsi di congratulazioni e battute sulla vita coniugale. Gli altri sono amanti che si godono la loro passeggiata in questa serata mite e immaginano che un giorno saranno i loro amici a riunirsi per assistere al loro scambio di promesse, congratulandosi con la sposa e commiserando lo sposo. Quando la donna lascia andare il velo e lo vede svolazzare verso il ciglio della scogliera, fa un passo avanti, sicura e decisa, e si lancia nell’oscurità. Pochi istanti prima erano semplicemente due amanti. Adesso sono dei testimoni”.

Evie White, all’anagrafe Evelyn Rousseau, è una giovane donna bellissima, magetica, una di quelle persone capaci di attrarre e legare gli altri a sé con un semplice sguardo. Ama la fotografia, è una ragazza vitale, sempre pronta a fare pazzie, ma sa anche essere seria e determinata nel perseguire i suoi obiettivi. Si è appena sposata con Richard Bradley, un gioviale, altruista e capace ingegnere informatico conosciuto ai tempi dell’università. Nell’hotel poco distante, prospicente il mare, si sta consumando il suo ricevimento di nozze quando, non vista, Evie si allontana, raggiunge il bordo della scogliera e, con calma e determinazione, si butta di sotto. Tutti, marito incluso, sono confusi e sconvolti. Tutti tranne Rebecca, la migliore amica di Evie, che fa solo finta: lei sa tutto, sapeva bene che Evie si sarebbe buttata, conosce le motivazioni e sa anche perché la polizia non trova il corpo. Evie non è morta, ma Rebecca deve far finta che lo sia: questo dice il piano che hanno confezionato insieme. Solo che, qualche tempo dopo il suo scenografico suicidio, Evie ricompare proprio con Rebecca, attraverso una richiesta di amicizia su Facebook e dei messaggi, messaggi strani, non in linea con ciò che Rebecca sa di lei, non in linea con il piano concordato. Chi c’è dietro il nuovo profilo di Evie? Chi spia Rebecca e Richard inviando messaggi e segnali sempre più inquietanti? Le risposte sono da cercare nel passato di Evie, quand’era ancora Evelyn Rousseau, una bambina ricca, amata ma triste, con una madre assente e un padre amorevole ma autorevole e incostante. Vanno cercate, le risposte, nell’adolescenza di quella stessa ragazzina che per la prima volta si innamora e si vede strappata la felicità, una felicità che rincorrerà per sempre, che le lascerà traumi difficili da superare.

Chi era veramente Evie White? Quanto sanno davvero di lei le persone che credevano di conoscerla a fondo?

La strana morte di Evie White è un thriller a tensione bassa, ma costante: non ci sono scene cruente, ma c’è una corrente fredda che scorre sotterranea in tutte le pagine, come uno spiffero fastidioso che non consente di stare tranquilli. È probabilmente proprio questa la sensazione crescente che prova Rebecca, colei che ci racconta in prima persona metà della storia, la metà ambientata nel presente. L’altra metà, quella ambientata nel passato, è raccontata in terza persona e rappresenta il punto di vista di Evie per tutto il tempo che va dalla sua infanzia al suo matrimonio. Le due metà della storia si incastrano specularmente in un collage perfetto e molto ben calibrato. I salti temporali, sempre presenti, non pesano nello scorrere organico della trama.

In definitiva, La strana morte di Evie White è un buon thriller sull’amicizia, le dinamiche amorose e, familiari e relazionali, il senso di colpa e l’amore negato. Una lettura gradevole per chi cerca un thriller senza tanta azione o scene troppo crude.

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La strana morte di Evie White
  • Blackhurst, Jenny (Autore)

Articolo protocollato da Rossella Lazzari

Lettrice compulsiva e pressoché onnivora, una laurea in un cassetto, il sogno di lavorare nell'editoria e magari, un giorno, di pubblicare. Amo la musica, le serate tra amici, mangiare e bere bene, cantare, le lingue straniere, i film impegnati e cervellotici, il confronto, la condivisione e tutto ciò che è comunicazione.

Rossella Lazzari ha scritto 168 articoli: