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Presentiamo oggi al Thriller Café La terra canta in Do: l’arma segreta di Guglielmo Marconi, dello scrittore bolognese Maurizio Agostini.
Si tratta della seconda indagine degli investigatori per caso, Marcello e Francesca, che vengono in contatto, loro malgrado, con delitti intricati e complessi che tuttavia in qualche modo riescono poi a districare. In questo caso tutto parte dall’incontro con Eleonora, lontana discendente del famoso inventore Guglielmo Marconi, che in un rudere sulla costa ligure trova dei documenti facenti riferimento ad un progetto semisconosciuto denominato “raggio della morte”. Si tratta di un’arma elettromagnetica potentissima in grado di fermare automobili, motociclette, persino aerei. Un’arma di cui, all’epoca dell’invenzione, erano a conoscenza in pochi, tra i quali, tuttavia, c’era Benito Mussolini al quale il potente raggio avrebbe fatto comodo per fini bellici. Ma Marconi morì improvvisamente senza rivelargliene i segreti.
A distanza di decenni, però, i documenti trovati da Eleonora, oltre al progetto dell’arma, portano alla luce dettagli sconosciuti della vita privata e del lavoro di Marconi. La ragazza, determinata ad andare a fondo della questione, coinvolge Marcello e Francesca. Ed indagando, inevitabilmente vengono fuori segreti sepolti, legami inimmaginabili, verità accuratamente taciute dalle fonti ufficiali. Sono tanti coloro che, insospettabilmente, vantano interessi in questa storia, inclusi politici, scienziati, agenti, governanti. E si sviluppa, inevitabilmente, anche la relazione tra i protagonisti.
Tanti personaggi coinvolti a vario titolo in questo romanzo a metà tra giallo storico e spy story, ma qui non c’è solo fiction: la storia è basata su documenti realmente esistenti e verificabili. Come già in Aelia Laelia Crispis: l’eredità della pietra – primo romanzo di questa serie – Maurizio Agostini si dedica, infatti, a raccontare storie reali volutamente poco raccontate e lo fa unendo la fantasia della fiction ad accurati e dovuti approfondimenti storici e documentali.
Che dire? Vista la quantità di enigmi e misteri irrisolti o taciuti nel nostro Paese, sicuramente ne sentiremo ancora parlare.
Intanto vi riportiamo qui un estratto del romanzo.
Rachele Mussolini era seduta sul sedile posteriore della lussuosa automobile, in attesa degli eventi, con un’ermetica espressione sul volto. Era sola con il suo autista, un poliziotto in borghese dei servizi di sicurezza.
Suo marito le aveva detto: «Trovati sull’autostrada Roma-Ostia domani dalle tre alle tre e mezza. Vedrai qualcosa che ti sorprenderà».
E le aveva raccontato che Guglielmo Marconi aveva messo a punto una invenzione rivoluzionaria. Con l’aiuto di un raggio misterioso poteva interrompere il circuito elettrico di qualsiasi tipo di veicolo che funzionasse con un magnete. In altre parole poteva fermare a distanza automobili e motociclette. Poteva abbattere anche gli aerei.
L’automobile sfrecciava sicura sull’autostrada e tutto sembrava sotto controllo fino a che, alle tre e dieci in punto, la macchina si fermò di colpo. L’autista scese brontolando e infilò la testa nel cofano della macchina. Frugò, svitò, avvitò, soffiò dentro certi tubi. Niente da fare, il motore non voleva ripartire. Alzò la testa e vide che un’altra automobile era ferma a pochi metri dalla loro. Il suo conducente stava mettendo anche lui il naso nel motore. I due si misero a discutere su cosa avesse provocato quel curioso guasto contemporaneo. Si guardarono intorno e videro che, qualche centinaia di metri più avanti, in senso contrario, altre automobili si erano fermate e anche delle motociclette. Ci potevano essere una trentina di veicoli, di tutti i tipi, in alcune centinaia di metri, tutti fermi, non uno che funzionasse. Rachele chiamò l’autista: «Non si preoccupi. Non è niente di grave. Aspettiamo fino alle tre e mezza. Poi se l’auto non vorrà ripartire chiameremo un meccanico».
Maurizio Agostini è nato a Bologna il 2 aprile 1955 e ha ricoperto diversi incarichi in varie società di servizi (tra cui presidente e amministratore delegato di ATC. S.p.A).
Attualmente si dedica alla scrittura e alla diffusione di verità scomode, dimenticate dai più, sia attraverso i suoi romanzi che il blog personale StoriaSegreta.com.
La Terra canta in Do – L’arma segreta di Guglielmo Marconi è la sua seconda opera dopo Aelia Laelia Crispis – L’enigma della Pietra.
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- Agostini, Maurizio (Autore)