Come è sempre accaduto fin dall’ormai distante 1998, è Rizzoli a portare nelle librerie italiane La verità delle ossa, il nuovo capitolo della serie creata da Katy Reichs e dedicata a Temperance Brennan.
E per un fortuito caso di traduzione la successione degli ultimi due titoli sembra far parte di un unico discorso, una nozione fondamentale che in pratica la Reichs ci sta illustrando da tantissimi anni.
Proprio il diciassettesimo romanzo, pubblicato nel 2014, aveva come titolo Le ossa non mentono e ora, seguendo il preciso e puntuale ritmo di un volume all’anno, ecco che Speaking in bones esce da noi come La verità delle ossa.
Le ossa non dicono mai bugie quindi e, se esaminate da persone capaci, ci narrano molte verità: e chi meglio di Temperance Brennan è in grado di decifrare quelle verità?
Questa volta però, pur all’interno della struttura modulare e seriale impostata con grande sapienza dall’autrice statunitense, la Brennan si trova di fronte a una indagine che potrebbe essere ben diversa da molte altre, visto che l’amatissima antropologa forense si scontrerà con qualcosa che confina con il soprannaturale.
Vediamo di svelare qualche mistero della trama:
Le ossa non hanno segreti per Terence Brennan, l’antropologa forense sa bene come analizzarle, identificarle e “comprenderle”. Peccato che non riesca a fare le stesse cose con gli esseri umani, che sfuggono alla sua comprensione. E Hazel “Lucky” Strike è proprio una di queste persone che la Brennan non è in grado di capire alla perfezione: una detective improvvisata e autodidatta, che esplora la Rete in cerca di indizi e tracce per vari cold case e che si presenta da lei convinta di avere una pista sicura.
Hazel ha trovato in un bosco la registrazione audio di una ragazza che è tenuta prigioniera, terrorizzata.In aggiunta alla registrazione, Hazel è convinta di conoscere l’identità della ragazza: si tratterebbe di una diciottenne, Cora Teague, scomparsa tre anni prima. La giovane indagatrice del Web è anche convinta che la vittima sia già morta da tempo e che i suoi resti siano conservati nel laboratorio della Brennan, in attesa di identificazione.
Inizialmente non è facile credere ad Hazel, ma controllo dopo controllo le sue affermazioni sembrano sempre più esatte e Temperance si reca nel bosco dove è stata trovata la registrazione: lì si convincerà che c’è qualcosa di macabro e sinistro in azione e che altre persone sono già morte.
Fra folklore locale, anomali avvenimenti notturni e culti satanici la Brennan comincia a indagare su una setta religiosa molto pericolosa. Ma Temperance non cede alla paura e continua a investigare, anche perché rimanendo coinvolta e occupata nel caso può rinviare per qualche tempo la risposta alla domanda che le ha fatto Andrew Ryan: “mi vuoi sposare?”
La verità delle ossa è pubblicato in Italia con la traduzione di R. Prencipe e M. Brindisi e completa, per ora, la collezione delle opere riguardanti Temperance Brennan. Rimane ancora inedito da noi un racconto lungo, Bones on ice.
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