“Non si può mentire sulle persone amate, e nessuno può sostituirle”. Questa fase può costituire una sorta di compendio morale di “La verità su David Raker” dello scrittore britannico Tim Weaver (Bath, 1977), che Fanucci ha mandato in libreria all’inizio di quest’anno. David Raker, protagonista di una fortunata saga giunta ora al suo nono volume, è un investigatore privato, specializzato nella ricerca di persone scomparse, il suo campo d’azione è Londra. Un uomo ancora giovane, di brillante intelligenza e straordinario intuito, gravato da un dramma personale mai elaborato, la morte dell’amatissima moglie Darryn per cancro. E’ proprio questa tragedia che, dopo otto anni, torna a irrompere nella vita di David in modo irrazionale e sinistro.
Alla stazione di polizia di Charring Cross, si presenta una donna, in stato confusionale dovuto ad un incidente, che afferma di essere Darryn e che vuole che suo marito, David Raker appunto, venga a riportarla a casa. Un’assurdità apparentemente, ma David, sopraggiunto, è costretto a constatare che quella donna è assolutamente identica alla sua defunta moglie, parla come lei, ha i suoi gesti, possiede informazioni e ricordi che solo lei potrebbe possedere. Tuttavia quella donna non è sua moglie. Darryn ne è certo; ha assistito Darryn durante la sua lenta agonia, era presenta quando è stata tumulata. L’ispettrice di polizia Catherine Field, è in grande incertezza, anche perché il certificato di morte della defunta è misteriosamente scomparso, decide di prendere tempo, la presunta Darryn viene alloggiata in una struttura protetta, David può tornare a casa. Il tutto in attesa di chiarimenti.
Ma presto la pseudo Darryn scompare senza lasciare traccia, una serie ci circostanze cominciano a ingenerare sospetti a carico dell’uomo che lei si ostinava a indicare come suo marito.
Prende avvio quindi una trama eccezionalmente complessa e sinuosa che, sullo sfondo di una Londra gelida e indifferente, vedrà David Raker lottare per affermare la sua verità, per difendere la propria identità umana e, soprattutto, il ricordo reale della donna che ha amato. Il suo avversario sarà l’ambiguo dottor McMillan, che dichiara di essere il medico che aveva in cura Darryn; al suo fianco il misterioso Kennedy, investigatore collega di David con alle spalle un indecifrabile passato. Ma anche l’ispettrice Field che, pur impegnata ad operare con razionale obiettività, avrà sempre dentro di sé la convinzione che Raker non è un mentitore. Personaggi tutti ritagliati come icone, con ricchezza di particolari caratteriali che ne rendono vivo e reale il profilo.
La conclusione, attraverso intuizioni e sconvolgenti scoperte, permetterà a David Raker di ricongiungersi alla propria dolente identità esistenziale e anche all’adorata, vera Darryn, grazie alla scoperta di un diario segreto che la donna aveva tenuto negli ultimi mesi di vita.
Questo romanzo, nel quale Weaver rivela una non comune maestria nell’analisi psicologica del protagonista, costruendo mirabilmente il ritratto di un uomo che combatte contro un orchestrato tentativo di negazione della sua stessa esistenza, si distacca significativamente dagli otto precedenti. In essi abbiamo visto Raker investigare sulla vita degli altri, immergersi nelle contraddizioni di destini a lui estranei. Mentre qui è su se stesso che è costretto a indagare, scendendo negli abissi della propria disperazione, mettendo in discussione ogni propria certezza, abbandonando ogni sicurezza. A tenerlo agganciato alla verità, alla sua stessa vita sarà l’amore per la sua donna, la memoria di un amore più forte di ogni dubbio o inganno: proprio perché non si può mentire sulle persone amate.
Recensione di Fausto Tanzarella.
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Articolo protocollato da Fausto Tanzarella
Libri della serie "Davide Raker"
La verità su David Raker – Tim Weaver
“Non si può mentire sulle persone amate, e nessuno può sostituirle”. Questa fase può costituire una sorta di compendio morale di “La verità su David Raker” dello scrittore britannico Tim Weaver (Bath, 1977), che Fanucci […]