Da poco pubblicato da Piemme nella collana Storica, “L’angelo e la vergine” è il secondo capitolo della saga “Bastarde di Francia“, ambientata tra Parigi e la Savoia nella prima metà del Seicento. Scritto a quattro mani – che in realtà sembrano una sola penna – da Alessandra Giovanile e Virna Mejetta ed ispirato al feuilleton ottocentesco, questo libro è un autentico tuffo – seppur romanzato – nella storia.
Il romanzo è ambientato nel 1630, sotto il regno di Luigi XIII, nel periodo del Cardinale Richelieu e dei tre moschettieri di Alexandre Dumas (padre), e racconta le vicende di due giovani nobildonne con destini diversi ma con molte cose in comune. Sono la contessa Cécile de la Baume – appena liberata dopo essere stata rinchiusa da re Louis XIII per tre anni in un forte isolato a strapiombo sull’oceano, come rappresaglia ad un atto di disobbedienza del padre – e Madeleine Pidoux, giovane e ribelle nipote del Cardinale Richelieu, costretta a sposare un nobile insignificante come copertura ed inviata a Torino per diventare l’amante del Duca Vittorio Amedeo di Savoia. Le due donne dovranno fare i conti con intrighi, trame di palazzo, dispetti, spie e falsi amici, e dovranno imparare l’arte di sopravvivere in un mondo ostile che chiede loro sacrifici inenarrabili tarpando le ali della loro libertà e giovinezza, fino a decidere chi possano o debbano sposare, giacché nelle congiure e nei piani politici non c’è spazio per l’amore.
Il libro segue a “La figlia del Cardinale“, il primo, apprezzatissimo capitolo di questa saga di ambientazione storica, pubblicato nel 2021 sempre da Piemme. Il finale è aperto, pertanto si preannuncia un terzo capitolo che, c’è da scommetterci, sarà altrettanto appassionante. Il titolo della saga “Bastarde di Francia” fa eco – raccontano le autrici – alle “figlie di Francia”, le donne di discendenza reale.
Con una trama appassionante fatta di storie d’amore, colpi di scena ed una costante sensazione di sospetto ed allerta, “L’angelo e la vergine” ci svela le vicende di due figure femminili tutt’altro che dimesse e ritrose, due donne tenaci e coraggiose che non restano inerti a lasciarsi soccombere, ma lottano con tutte le loro forze e s’ingegnano per liberarsi dal giogo di chi le vorrebbe passive e sottomesse. Due eroine d’altri tempi, capaci di donarsi all’uomo che amano al di là delle convenzioni sociali, ma anche di uccidere con fredda determinazione, se serve.
Una lettura più che consigliata, dunque, se amate i romanzi di ambientazione storica in cui si intrecciano amore e potere, spy story e romance. Quasi ottocento pagine che si leggono d’un fiato e ci trascinano in un’epoca così diversa dalla nostra, eppure così affascinante.
Le autrici, Alessandra Giovanile e Virna Mejetta, si sono conosciute sul web, mentre entrambe stavano scrivendo una loro storia ambientata negli anni ’30 del Seicento. Da questa conoscenza è nato il primo capitolo della saga, “La figlia del Cardinale“, in cui conosciamo Cécile e Madeleine. Dopo un grande successo di pubblico, ad appena due anni di distanza, è uscito “L’angelo e la vergine“. Non ci resta che attendere il prossimo capitolo di questa bella saga ambientata sì, in Francia, ma in realtà tutta italiana.
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Articolo protocollato da Rossella Lazzari
Libri della serie "Bastarde di Francia"
L’angelo e la vergine – Alessandra Giovanile e Virna Mejetta
Da poco pubblicato da Piemme nella collana Storica, “L’angelo e la vergine” è il secondo capitolo della saga “Bastarde di Francia“, ambientata tra Parigi e la Savoia nella prima metà del Seicento. Scritto a quattro […]