Uscito da poco per Einaudi, oggi vi segnaliamo L’animale più pericoloso, il quarto thriller dell’altoatesino Luca D’andrea.

Avere tredici anni non significa certo non avere convinzioni o idee chiare: è proprio quella l’età in cui si comincia a prendere posizione, ci si informa, si vorrebbe salvare il mondo, ci si arrabbia, persino, con quel mondo. I modelli non mancano e la tecnologia non può che favorire questa voglia di azione. Lo sa bene Dora Holler, tredicenne, amante dell’ambiente e degli animali: la sua missione al momento è salvare il rifugio di una lince. Ne ha parlato anche con Gert, un attivista di un movimento ecologista conosciuto su internet, e i due hanno deciso di muoversi. Quando scappa di casa per incontrare Gert, però, Dora non sa ancora che non c’è nessun movimento ecologista e soprattutto che Gert non è affatto chi dice di essere: è un uomo adulto, un mentitore seriale, uno che mente perfino a se stesso. Dora non lo sa, ma è in grave pericolo: il suo primo viaggio alla scoperta del mondo sta per trasformarsi in un incubo.

La cercano in tanti, tra i masi abbandonati, i sentieri, i boschi, i cadaveri non identificati; la cerca gente col grilletto facile, la cerca anche chi avrebbe un interesse personale nel suo ritrovamento. Ma per questa caccia ci vuole qualcuno che abbia i nervi saldi e il polso necessario per controllare una situazione che si fa sempre più critica: l’uomo giusto è Victor Martini, capitano dei carabinieri, l’uomo che a Roma trovò lo squartatore di Testaccio… ma quello succedeva tanto tempo fa. Anche ciò in cui si ritrova intrappolata Dora, però, sembra avere radici nel passato. E il passato, lo sappiamo, può tornare.

Dopo La sostanza del male, Lissy e Il respiro del sangue, L’animale più pericoloso è il quarto thriller di Luca D’andrea, ambientato ancora una volta tra le montagne di un Sud Tirolo molto diverso dalle cartoline turistiche che siamo abituati a vedere. Da profondo conoscitore della sua terra, D’andrea reinterpreta e rimodella le tensioni interne al territorio, un Alto Adige “globalizzato”, sia in termini culturali che “criminali”. Anche in questo romanzo, come già nei precedenti, troviamo infatti lotte di potere, vecchi rancori, problemi irrisolti, fatti di cronaca: L’animale più pericoloso è ispirato proprio alla reale sparizione di una ragazzina di Merano.

Nato come giallo per l’estate uscito a puntate su Repubblica, L’animale più pericoloso è una storia intrisa di rabbia e di paura, una crime fiction in cui di reale c’è molto più di quel che sembra.

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L'animale più pericoloso
  • D'Andrea, Luca (Autore)

Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

Giuseppe Pastore ha scritto 1638 articoli: