L'arte del fallimento di Andrea FazioliGuanda conferma il suo grande interesse nei confronti di Andrea Fazioli pubblicando un suo nuovo romanzo, L’arte del fallimento, che ha già ottenuto ottimi riscontri critici e si prepara ora alla prova più importante, quella con il pubblico dei lettori.
Protagonista della vicenda è una figura che abbiamo già imparato a conoscere e amare da molto tempo, ovvero l’investigatore privato che di solito si barcamena con casi ordinari e che all’improvviso deve occuparsi di qualcosa di grande e importante. Il personaggio creato da Fazioli, Elia Contini, è già stato protagonista di altri gialli, pubblicati sempre da Guanda.

Andrea Fazioli riesce a rendere accattivante e interessante questa figura grazie a un ottimo impiego di due meccanismi ben diversi e distanti fra loro quali la suspense e l’ironia. In più l’autore al già buon mix anche alcune considerazioni serie sulla società che ci circonda e su come viene giudicato solitamente un evento che prima o poi spunta nella vita di tutti noi, ovvero quel fallimento che compare anche nel titolo dell’opera.

Il mestiere di investigatore privato, grazie a migliaia e migliaia di film e romanzi, ha acquisito nel corso del tempo un’aura di mistero e fascino, ma molto spesso si riduce a casi poco interessanti e molto noiosi: piccoli furti, qualche tradimento coniugale, dei controlli su uno o più dipendenti di una ditta e persino alcuni animali smarriti. Elia Contini, che ha scelto questo tipo di lavoro, conosce bene la placida noia di quei casi, ma quando viene assunto per occuparsi del caso di un imprenditore scomparso, ecco che le cose cambiano e il quadro diventa più complesso e ricco di svolte e sorprese.

L’imprenditore in questione è Mario Balmelli, a capo di una ditta di arredamenti, un uomo che, come molti fra noi, ha passioni nascoste e il sogno di poter mollare tutto e occuparsi finalmente di quel che gli piace sul serio. Nel suo caso la passione è il jazz: quando suona il suo sax Mario viene trasportato in un’altra dimensione, fatta di solitudini e sentimento, di incertezze e splendidi quanto malinconici tramonti.
E un bel giorno Balmelli ci prova davvero, a mollare tutto e cambiare vita, ma da quel momento tutto sembra cospirare contro di lui e la rovina si avvicina, passo dopo passo.

La crisi economica si fa sempre più forte, a essa si aggiunge una truffa ai danni dei frontalieri fra Svizzera e Italia e, come se non bastasse, un pericoloso e folle omicida comincia ad assillare la sua famiglia, spaventandoli a morte.
Elia Contini entra in questa situazione già complicata e, man mano che indaga, si troverà di fronte a ulteriori svolte che gli renderanno sempre più difficile capire cosa sia realmente accaduto.

Attraverso i meccanismi dell’indagine su un caso di persona scomparsa, ecco che Andrea Fazioli svolge una indagine, parallela, sull’animo umano e sul significato di fallimento.
A tutto ciò si aggiunge l’amore per la musica e il jazz, un amore che porta l’autore a scrivere questo passaggio:

Il jazz è la musica di chi si trova a terra e, in qualche modo, tenta di rialzarsi. È un eterno confronto con i limiti, con gli errori. Anzi, è la speranza che proprio negli errori si nasconda una possibilità di salvezza. Perciò Mario insisteva nell’ascoltare i suoi vecchi dischi in vinile, sulla sua vecchia poltrona sfondata, senza preoccuparsi se il mondo andava più veloce di lui.

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