Uscito nel 2018 e tradotto in italiano (da Sara Puggioni per Mondadori) solo nel 2021 a ridosso dell’uscita dell’omonima serie Tv, L’assistente di volo (The flight attendant) è davvero un bel thriller che ben presto vira verso la spy story. Ne parliamo oggi al Thriller Café, posto nel quale di certo la protagonista si troverebbe a suo agio!
Cassandra Bowden è un’assistente di volo giovane, ma con esperienza. Sul lavoro è molto brava, ma la sua vita privata non si può definire equilibrata: il suo principale problema è una forte dipendenza dall’alcol. Cassie beve troppo, di conseguenza ha dei blackout nei quali non si rende conto di comportarsi in modo imbarazzante e talvolta pericoloso per se stessa. Tuttavia non le risulta di essere mai stata violenta in questi momenti, perciò prova un autentico shock quando, una mattina come tante, si sveglia in una lussuosa camera d’albergo a Dubai (dov’è atterrata la sera prima) e scopre che l’uomo con cui ha trascorso una bella serata di sesso ed alcol giace nel letto accanto a lei… con la gola tagliata. Cassandra ha il suo sangue addosso, nota i vetri rotti della bottiglia di Vodka che hanno bevuto insieme e teme di essere stata lei ad ucciderlo, anche se intimamente “per lo più crede di no”. Invece di chiamare la polizia, Cassie pulisce alla meno peggio tutto ciò che potrebbe ricondurre a lei e fugge, va a prendere il prossimo volo di lavoro e mente, mente in modo seriale, a tutti. La sua posizione, però, non tarderà ad aggravarsi, tanto che i Federali già l’aspettano a New York dove, non appena atterrerà, dovrà rispondere ad alcune domande. L’unico modo che ha per scagionarsi è far riemergere il più possibile dalla nebbia alcolica… per esempio, di cosa le ha parlato Alex, l’uomo con cui ha passato la serata? E quell’amica di lui, Miranda, con cui hanno bevuto il bicchiere della staffa, che fine ha fatto? Può aiutarla?
Raccontato interamente in terza persona e su un unico piano temporale, “L’assistente di volo” ci obbliga a confrontarci con l’autodistruttività, le contraddizioni, le insicurezze e le ferite legate ad una dipendenza, e lo fa mentre ci intrattiene e ci distrae con una storia di spie, fondi speculativi, ma anche di nuvole, passeggeri strani e città bellissime. In più, Cassandra Bowden è una protagonista per cui si prova una istintiva tenerezza mista a sconforto, giacché sembra provare a venir fuori dalla sua situazione, ma senza troppa convinzione; in più in una situazione assolutamente anomala si dimostra ingenua, si impegna ma fa scelte sbagliate e la sua posizione si aggrava momento dopo momento. Un thriller credibile, questo di Chris Bohjalian, una lettura interessante ed avvincente che ci tiene col fiato sospeso fino alla fine.
Da questo libro, come anticipato, è stata tratta una serie tv che al momento consta di due stagioni, è prodotta da HBO Max ed è visibile su Sky. La protagonista, Cassandra, è interpretata da Caley Cuoco (The big bang theory) ed invece che a Dubai, l’aereo di Cassandra fa scalo a Bangkok.
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