Le colpe degli altri – Linda Tugnoli“Tra le impronte fangose sul pavimento spiccava una foglia dalla forma bizzarra, un piccolo ventaglio di un giallo luminoso: una foglia di Ginkgo Biloba.”

In Valle Cervo i giardini verdi e vivaci hanno bisogno di un bravo giardiniere come Guido, che ha il compito di potare le piante e ravvivare i prati ma che non si aspetta però di doversi confrontare con un evento raccapricciante; quando infatti è incaricato di sistemare il giardino di una villa in collina, prima dell’arrivo dei proprietari, ciò che questi trova disteso sul pavimento freddo è il corpo di una ragazza brutalmente assassinata. L’occhio attento di Guido gli permette di notare uno strano particolare: adagiata a fianco della giovane spicca una foglia di Ginkgo Biloba, albero antichissimo e specie relitta. Tuttavia, senza una motivazione apparente, decide di non rivelare questo particolare importante alla polizia, e da subito nutre il desiderio di iniziare un’indagine personale alla ricerca di tutti i pezzi del puzzle. Nel suo viaggio tra passato e presente, Guido deve combattere con i suoi fantasmi e confrontarsi con la dura realtà. La speranza di riuscire a chiudere definitivamente con ciò che si è lasciato alle spalle lo spinge a seguire le tracce a sua disposizione, trasgredendo la legge e correndo sempre più rischi, ma a ogni passo riaffiorano immagini che sembrano riportarlo a oscure verità di cui non riesce a liberarsi.

Inizia senza preamboli il romanzo Le colpe degli altri, esordio di Linda Tugnoli, autrice e regista di documentari, scrittrice e appassionata di botanica. E proprio su questa passione ruota la storia; dal rinvenimento della foglia di Ginkgo Biloba il lettore inizia un viaggio tra odori esotici e locali, incontrando il profumo dei prati, delle piante e dei fiori. Ne inala le fragranze, apprende il loro nome. Assapora profumi vecchi, consueti, come l’aroma del caffè che accompagna Guido ogni mattina, o l’odore pungente che impregna la pelle di un uomo anziano, l’essenza dolciastra di una giovane donna, per arrivare a forti sensazioni olfattive verso la fine della narrazione.

Valle Cervo appare come un luogo disabitato, uggioso, opprimente, dove tutti si conoscono e conversano tra di loro in un dialetto piemontese quasi ridondante, come se non conoscessero una parola di italiano; un possibile escamotage narrativo per contrapporre il passato e il presente, elementi di forte presenza nel corso dell’intero romanzo. I più anziani, infatti, ricorrono con insistenza alle espressioni dialettali, come a voler sottolineare il loro affetto verso i giorni remoti. Al contrario Guido, più giovane, alterna il dialetto, che sta ormai cadendo in disuso e l’italiano, mostrando così il suo oscillare incerto tra i ricordi angustianti del passato e le paure del presente o del futuro.

Le colpe degli altri è un giallo che si potrebbe definire “classico”, senza grandi innovazioni a livello di trama. La fluidità della scrittura consente una lettura veloce, conservando tuttavia la suspense tipica del genere. La sua vera forza risiede però nella capacità della scrittrice di dare vita a un personaggio turbato, sofferente, a tratti ingenuo, che combatte con i ricordi dei tempi trascorsi e il desiderio di costruire una nuova vita. Guido trascina il lettore nel suo viaggio introspettivo, fatto di imprevisti e difficoltà, e alla fine ciò che resta è un’unica, grande domanda: quale destino lo aspetta?

Recensione di Aurora Paglialonga

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Le Colpe degli Altri
  • Editore: Nord
  • Autore: Linda Tugnoli

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