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Al bancone del Thriller Café ospitiamo oggi lo scrittore Mariano Fontaine con il suo primo thriller psicologico, Le facce della menzogna, edito da Prospettiva Editrice.
A Boston, la più europea e precisamente British delle metropoli americane, è ambientato questo romanzo. Non, però, nei vicoli di ciottoli, nelle case basse di mattoni rossi tanto adatte a turisti e famiglie, bensì nella faccia nascosta che pure è presente in ogni città, nella downtown fatta di palazzoni obsoleti, casermoni industriali, locali a luci rosse e stazioni ferroviarie abbandonate a se stesse. È qui che prolifera il sostrato sociale che anima le pagine di questo thriller estremamente pulp e fortemente tendente al noir. Ed è qui che vaga indisturbato Dave, un individuo dalle molte personalità, evaso di prigione ed in cerca di ignare vittime innocenti. Ma dove c’è un criminale, uno psicopatico, un individuo al di fuori della legge, si sa, c’è sempre un inseguitore degno di nota: in questo caso si tratta di un agente federale, Jonathan Smith, e della sua inseparabile Glock 10 Parabellum 9mm.
Con piglio sicuro, dinamico e a tratti convulso, Le facce della menzogna ci conduce per le strade di una Boston contemporanea, viva, allucinata che non può non evocare alla mente le atmosfere tratteggiate da autori come Ellroy. Impossibile, per chi legge, non essere investito dal malessere che promana direttamente dai vicoli, dai palazzoni, dai locali che grondano povertà,degrado e il disagio di chi vive al limite, al di fuori della legge, ben oltre la moralità.
Attraverso queste facce della realtà – spesso poco evidenti, ma comunque presenti ed ingombranti – ci conducono Dave, Smith e Mariano Fontaine per costringerci, affrontandole, a svelare anche le facce della menzogna.
L’autore, Mariano Fontaine, è nato nel 1970 e, a giudicare dalla sua biografia, ha vissuto intensamente: si definisce “agitatore culturale per necessità esistenziale”. È, tra le altre cose, un ex commerciante di musica pesante, ex “divulgatore di fumetti”, ex “fanzinaro”, ex chitarrista, ex organizzatore di concerti, ex discografico, ex tuta blu metalmeccanica ed ex attivista sindacale (quando fare sindacato era, dice lui, un’arte); di sé ci dice, ancora, che ama la sua famiglia, la musica provocatoria, i fumetti della Bonelli, crede nella giustizia sociale e detesta razzismo e derivati.
Per quanto riguarda la scrittura, nel 2014 pubblica, per Mondo Studio Edizioni, “Non siamo rockstar”, in cui racconta il difficile percorso di una band che punta ad emergere, ma finisce per restare nel limbo dell’Underground. Nel 2019 pubblica con Albatros “Ultimo live a Bowling Green”, romanzo psycho-thriller-rock ambientato negli States agli albori degli anni ’90, i cui protagonisti sono i Nationfire, altro gruppo di spiantati idealisti del music business. Le facce della menzogna è il suo primo thriller psicologico.
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- Fontaine, Mariano (Autore)