Vi dicevamo qualche giorno fa del nuovo romanzo di Arne Dahl (Brama) e torniamo oggi in Svezia con un volume in uscita per i tipi di Einaudi: L’epidemia, di Per Wahlöö. Conosciuto soprattutto per la serie di romanzi scritti in coppia con la moglie Maj Sjöwall e con protagonista il commissario Martin Beck, editi negli anni settanta da Garzanti e quindi ripresi a partire dal 2005 da Sellerio, Wahlöö ci ha lasciato anche una vasta produzione di opere scritte per conto proprio, la cui edizione italiana è cominciata però solo nel 2012 con Delitto al trentunesimo piano, pubblicato ancora da Einaudi.
L’epidemia è come il precedente incentrato sulla figura di Jensen, trattenuto all’estero per tre mesi a causa di un delicato intervento chirurgico. Ora che si è rimesso, il commissario è però bloccato fuori patria a causa di un’epidemia mortale che si è inspiegabilmente diffusa a macchia d’olio. Lo stesso governo è fuggito dopo gli infruttuosi tentativi di fermarla. Da un Paese confinante, alcuni ministri gli chiedono di appurare le cause del contagio, e lui si ritrova al cospetto di qualcosa di molto prossimo a un apocalisse: non c’è cibo, acqua ed elettricità e i sopravvissuti si barricano in casa. Per le strade è un continuo via vai di ambulanze a caccia d’infetti. Per il commissario ci sono solo tre giorni per risolvere il caso; tre giorni per capire che il virus piú letale si annida, sempre, nel cuore umano.
Uscito originalmente nel 1968 come Stålsprånget, L’epidemia è un romanzo che miscela detective story e distopia: se le contaminazioni (di genere, stavolta) vi piacciono, non lasciatevi sfuggire questa nuova traduzione di uno dei veri maestri del giallo scandinavo.
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