L'infermiera - Liz Lawler

Sarah Shaw lavora come capo sala all’ospedale di Bath, non lontano da Londra. È molto professionale, premurosa ed empatica per cui è stimata da tutti: colleghi e pazienti. Quindi, quando i poliziotti irrompono nell’ospedale sia per comunicarle che suo marito William è stato trovato morto nella loro villa, sia per indagare se al momento dell’omicidio lei fosse in servizio, tutti ne rimangono sconvolti.

Ma cosa nasconde veramente Sarah dietro quella “maschera” di donna e infermiera impeccabile?

Anche il marito William, sposato da poco, ha un passato con numerose zone d’ombra: è vedovo e la moglie – udite udite – è deceduta in seguito a una grave malattia proprio nell’ospedale in cui lavora Sarah…

«Non si conosce mai abbastanza chi ti sta vicino.»

Liz Lawler basa il suo romanzo L’infermiera proprio su questo concetto e tutti i personaggi del libro hanno almeno un segreto tenuto ben celato.

L’infermiera è un thriller psicologico intrigante, avvincente e ricco di colpi di scena.

L’autrice è stata brava, a mio avviso, a costruire una trama solida e ben architettata e a inserire sapientemente i vari indizi che ora aiutano e ora depistano.

Tutti i personaggi sono ben delineati e tridimensionali e la Lawler ci offre, su ognuno di loro, un profondo scavo psicologico. Ho amato in modo particolare il detective Charlie Bowden perché la sua determinazione, la sua testardaggine e il suo spirito di sacrificio mi hanno conquistata.

L’autrice è riuscita a mettere in risalto una moltitudine di tematiche: la malattia, la violenza domestica, il bullismo, il degrado sociale. E tutto, anche se non in maniera approfondita, è stato narrato in modo preciso tanto che io, leggendo, non ho potuto fare a meno di rifletterci su.

La narrazione presenta capitoli brevi e focalizzazione diversa su ognuno dei protagonisti principali: Sarah, Nick, Charlie… Tutti, quindi, nei capitoli a loro dedicati raccontano “la loro verità” o meglio, aggiungono tasselli a una storia che, man mano che procede, sembra ingarbugliarsi sempre di più.

L’infermiera è, dunque, un romanzo completo da tutti i punti di vista: la narrazione, le tematiche, la caratterizzazione dei personaggi.

Un’ultima cosa, non esimetevi dal leggere il capitolo “Una lettera da parte di Liz” scritta dall’autrice al termine del libro. Vi spiegherà come è nato questo romanzo, e vi narrerà una storia davvero interessante.

Piacevole e intrigante lettura. Consigliato.

Liz Lawler

Liz Lawler è nata a Chatham, in Inghilterra, e in parte cresciuta a Dublino, in Irlanda. Ha tredici fratelli ed è cresciuta condividendo calzini, pantaloni, reggiseni imbottiti e un tavolo dove mangiare. Liz ha trascorso più di vent’anni a lavorare come infermiera e poi come assistente di volo e direttore generale di un hotel a cinque stelle. Ora vive a Bath con suo marito. È un’autrice bestseller internazionale, tradotta in dodici Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato Non svegliarti, il suo scioccante thriller d’esordio, La paziente scomparsaLa seconda moglie, Una madre silenziosa e L’infermiera.

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L'infermiera
  • Lawler, Liz (Autore)

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Articolo protocollato da Luisa Ferrero

Mi chiamo Luisa Ferrero, sono nata a Torino e vivo a Torino. Dopo una laurea in Materie Letterarie ho ricoperto il ruolo, per tre anni, di assistente ricercatore presso l’Università degli Studi di Torino e ho poi, successivamente, insegnato nella scuola per oltre trent’anni. Divoro libri di ogni genere anche se ho una predilezione per i gialli, i thriller e i noir. Le altre mie passioni sono: il cinema, il teatro, il mare, la mia gatta e la compagnia degli amici... Di recente mi sono approcciata anche alla scrittura partecipando a numerosi corsi di scrittura creativa. Il mio racconto giallo "Un, due, tre… stella!" è stato inserito nell’antologia crime "Dieci piccoli colpi di lama" - Morellini Editore (luglio 2022) e il mio romanzo d’esordio "Cicatrici", finalista alla quinta edizione del concorso "1 giallo x 1000", è stato pubblicato il 31 marzo 2023 da 0111 Edizioni. Ah, dimenticavo... dal 2016 sono non vedente ma questo, in realtà, non è un problema in quanto per dirla come Antoine de Saint-Exupéry "l’essenziale è invisibile agli occhi".

Luisa Ferrero ha scritto 121 articoli: