Recensione oggi per la conclusione della trilogia dei Dannati di Glenn Cooper opo Dannati e La porta delle tenebre: L’invasione delle tenebre, con traduzione di Monica Bottini.
Per il terzo e ultimo capitolo della trilogia Glenn Cooper punta su una narrazione ancora più apocalittica degli avvenimenti, con una vera e propria invasione dell’Inferno in Terra, John ed Emily sono chiamati all’impresa più difficile: ritornare nell’Oltre e chiudere per sempre i varchi interdimensionali.
Dopo l’ultimo riavvio del MAAC Londra è diventata una città fantasma messa a ferro e fuoco da bande di Erranti pronti a tutto per di dare sfogo ai propri istinti animaleschi.
In città sono rimasti in pochi, quelli che non hanno voluto dare seguito all’ordine d’evacuazione del governo e si sono barricati in casa. La situazione è disperata, vetrine infrante, negozi saccheggiati, e mucchi di cadaveri lasciati per strada o divorati dai bande di uomini violenti e spietati che continuano ad arrivare senza sosta dal mondo dei morti. Le forze dell’ordine non sanno cosa fare, e tante persone innocenti si ritrovano improvvisamente “dall’altra parte”. John Camp ed Emily Loughty, appena ritornati nel mondo dei vivi si trovano alle prese con un problema, dal loro ultimo viaggio, infatti, i varchi interdimensionali non soltanto si sono moltiplicati, ma sono rimasti aperti portando letteralmente l’Inferno in Terra. I nodi che collegano le due dimensioni sono in continua espansione e rischiano di risucchiare all’Inferno non soltanto i cittadini dei sobborghi di Londra ma gli abitanti di intere nazioni. I due protagonisti non hanno dubbi, per fermare l’invasione bisogna intervenire alla sorgente del problema, scendere nell’Oltre e chiudere il collegamento tra i due mondi per sempre. Solo un uomo conosce il segreto per chiudere per sempre le Porte delle Tenebre, si chiama Paul Loomis, e si trova all’Inferno. John ed Emily si lanciano senza esitazione in una nuova missione mettendo di nuovo a repentaglio la vita per cercare di salvare “il mondo dei vivi”. Ad affiancarli nella missione questa volta nientemeno che i SAS le forze speciali britanniche. L’impresa è quasi disperata perché le difficoltà sono molteplici, trovare Paul, recuperare i civili che sono stati trasportati nelle Tenebre ed impedire ai Dannati di tornare sulla terra, ma in questa situazione non tutti possono riuscire a tornare tra i vivi…
Glenn Cooper – confermandosi sempre in vetta alle classifiche degli autori più venduti – ci riporta nelle atmosfere rarefatte dell’Oltre, un Inferno immaginato dall’autore come un mondo medievale dove re e tiranni di varie epoche storiche battagliano per il predominio assoluto. Le premesse per una nuova emozionante avventura della coppia di protagonisti John Camp ed Emily Loughty ci sono tutte, a partire della suggestiva visione di Londra invasa da una schiera di criminali e psicopatici assetati di sangue, quasi più efficace di molte invasioni zombi viste nelle serie tv degli ultimi anni, così come l’incipit del romanzo, dove un gruppo di ragazzini impauriti passa in un attimo dalle ricche scuole di Londra, al fango degli inferi in un bosco buio e pericoloso. Lo sviluppo della storia però lascia un po’ a desiderare, l’impressione è quella che l’autore nei tre volumi l’autore abbia in sostanza replicato la struttura della missione di ricerca e salvataggio, con lunghi capitoli dedicati alla guerra tra il buono, il prode Garibaldi, e il cattivo, il terribile Stalin, pronto a qualsiasi nefandezza pur di sconfiggere il nemico. Tutto questo corredato da un cliché fatto di tradimenti, bugie e gesti eroici. Non mancano anche in questo capitolo della trilogia le solite (e un po’ noiose) digressioni sulle armi e la loro costruzione. Insomma qualcosa di già visto o meglio di già letto nei precedenti volumi della saga che fatica un po’ a trascinarsi per le 475 pagine proprio per la mancanza di originalità che rende la narrazione a tratti pesante e ripetitiva. Inoltre anche in questo romanzo, come per gli altri due capitoli della trilogia, alcuni episodi appaiono abbastanza inverosimili con molte forzature rispetto ai tempi di svolgimento della storia. Il finale (non tra i miei preferiti) però è decisamente sorprendente e riscatta in qualche modo la parte centrale del romanzo abbastanza piatta.
Nel complesso una serie che partiva da un’idea abbastanza suggestiva ed originale che avrei preferito esaurirsi in unico volume ma che è andata invece scemando nella forma di trilogia. Un romanzo comunque intrigante che mi sento di consigliare soprattutto per chi vuole completare questa anomala trilogia che mischia molti toni e generi, dalla fisica ai classici della letteratura, con passaggi dal thriller al romanzo storico, senza perdere di vista azione e psicologie dei personaggi. Un buon libro insomma, ma lontano dai livello raggiunti da Cooper con la trilogia della “Biblioteca dei Morti”.
Salvatore Chianese
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- Cooper, Glenn (Autore)