Dopo aver coperto vari altri cicli narrativi creati da Don Winslow, Einaudi con London Underground propone al pubblico italiano anche la prima serie concepita dall’autore statunitense, composta da cinque romanzi e avente come protagonista Neal Carey.
Siamo quindi di fronte agli esordi dello scrittore newyorkese che, con stile magari ancora un po’ acerbo, si avventura per le strade di Londra, mischiando cenni autobiografici a punk e malavita, in un azzeccato mix che non mancherà di appassionare i suoi fan, in attesa di quel Vendetta che dovrebbe uscire nell’autunno 2016.
Il volume uscì in originale nel 1991 con il titolo di A Cool Breeze on the Underground, è stato tradotto per l’occasione dall’infaticabile A. Colitto ed è pubblicato nella collana Stile Libero Big.
Faremo quindi conoscenza con il personaggio di Neal Carey, investigatore privato dotato di capacità fuori dal comune e di una formazione, sia culturale che pratica, diversa da quel che ci si può aspettare da un private eye.
Soffermiamoci sulla sinossi per cercare di capire cosa accade in London Underground.
Figlio di una prostituta tossicodipendente del West Side, Neal Carey a soli undici anni vive già di espedienti e piccoli crimini, ma la sua carriera incontra un brusco stop quando tenta di sottrarre il portafogli a Joe Graham, capo degli Amici di Famiglia di New York, una agenzia investigativa che opera in bilico fra legalità e metodi meno ortodossi. Graham lo scopre, lo blocca e quindi sceglie di affiliarlo alla sua agenzia del New England, che pagherà la formazione del ragazzo fino all’università, addestrandolo nel contempo a diventare un investigatore privato.
A ventitré anni, con gli studi di Letteratura ancora in corso, Carey è ormai uno degli agenti più esperti dell’organizzazione: è in grado di pedinare chiunque rendendosi praticamente invisibile e può entrare in appartamento, perquisirlo a fondo e uscire senza lasciare alcuna traccia. Per lui arriva il primo incarico importante, rintracciare la figlia ribelle di un senatore, scomparsa da ormai tre mesi e intravista a Londra.
Neal è incaricato di riportare la ragazza negli USA, a casa, ma per farlo dovrà infiltrarsi nell’ambiente punk londinese, un compito che potrebbe risultare difficile anche per chi, come lui, è cresciuto in strada.
Trattandosi del primo romanzo della serie, Don Winslow si affida ad alcuni luoghi comuni tipici del genere (su tutti la donna scomparsa da rintracciare, proveniente da un ambiente facoltoso) per occuparsi a fondo del protagonista.
Spazio quindi a un Neal Carey che, fra interesse per la letteratura e infanzia passata in strada, ha più di un punto di contatto con il suo creatore: lo vedremo crescere e imparare il “mestiere”, empatizzando a poco a poco con lui.
London Underground è forse una scrittura più disimpegnata e leggera rispetto agli acuti ritratti sociali cui ci ha abituato in seguito Don Winslow, ma siamo comunque di fronte a un’occasione imperdibile per conoscere più a fondo uno dei migliori autori contemporanei di thriller.
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