So che la saracinesca tristemente abbassata per tutti questi giorni ha gettato qualcuno nel panico, ma il vostro barman vuole tranquillizzarvi, il Thriller Cafè non chiude battenti. OK, forse per esprimere questo concetto il titolo del libro di oggi proprio azzeccatissimo non è, ma io questo ho letto ultimamente e di questo parliamo. L’ultimo ballo, s’intitola, però voi state sereni, il jukebox qui continuerà a suonare…

ultimo ballo - ed mcbainTitolo: L’ultimo ballo
Autore: Ed McBain
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2003
Pagine: 228
Prezzo: € 8,40

Trama in sintesi:
In un anonimo appartamento viene ritrovato il cadavere di un uomo di circa sessant’anni dal passato apparentemente irreprensibile. Tutto fa pensare ad un suicidio, ma il detective Carella e i suoi uomini si rendono subito conto che hanno a che fare con un omicidio in cui sono coinvolti la figlia della vittima e suo marito. Le indagini si svolgono nell’ambiente dello spettacolo, in un sordido mondo di violenze, paure e tradimenti che fanno da sfondo alla preparazione di un musical.
(Dalla scheda su IBS)

Ho letto il primo libro di Ed McBain una vita fa, non ricordo neanche più quanti anni saranno passati, ma ricordo invece benissimo che i poliziotti dell’87° Distretto da allora sono entrati a far parte della mia schiera di amici di carta e non ne sono più usciti. Le avventure di Carella, Kling, Meyer, Brown e tutti gli altri occupano sempre un posto privilegiato nella mia coda di libri da smaltire, e non di rado capita che facciano qualche sorpasso (a sinistra e pure a destra, ché se non possono permetterselo loro che hanno la divisa…)
In questa storia, dal titolo – forse non felicissimo – L’ultimo ballo, li vediamo alle prese con una serie di omicidi che ruotano attorno a un musical. Andrew Hale può impedirne la realizzazione, ma la cosa va contro gli interessi di troppe persone e qualcuno lo ammazza. Alla sua morte ne seguiranno altre, a essa collegate in maniera più o meno forte. La trama, ovviamente, è da “police procedural” – o poliziesco moderno – genere che McBain ha inaugurato nel lontano ’56 col suo romanzo L’assassino ha lasciato la firma; pietra miliare del giallo da poco scomparso, ma sempre attualissimo, nonostante la carriera quasi quarantennale questo scrittore è ancora capace di tenere desta l’attenzione del lettore e condurlo con sé tra le strade della Grande Città Violenta, mettendolo di fronte alla brutalità che sovente inquina la vita, ai biechi interessi che non s’arrestano di fronte a nulla, alla raggelante constatazione di come facilmente si uccida.
Un romanzo che forse non rappresenta il top della produzione dell’autore, ma un viaggio nell’87° Distretto di Isola è sempre un’esperienza arricchente: per quanto mi riguarda, quindi, libro consigliato.

Ti è piaciuto l'articolo? Iscriviti alla newsletter

Inserisci la tua email e riceverai comodamente tutti i nostri aggiornamenti con le novità, le anticipazioni e molto altro.

Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

Giuseppe Pastore ha scritto 1638 articoli: