Dopo l’ottimo esordio con Natura morta in riva al mare, torna nelle librerie italiane Jean-Luc Bannalec con il suo nuovo romanzo dal titolo Lunedì nero per il Commissario Dupin (Piemme). Nom de plume del tedesco Jörg Bong, editore, critico letterario, docente e traduttore, e scrittore sotto falso nome per non farsi mancare nulla, Bannalec è stato il caso letterario del 2012 in Germania con il suo romanzo d’esordio (titolo originale Bretonische Verhältnisse) ed è arrivato in cima alla classifica di Der Spiegel sia col primo libro che con questo secondo (Bretonische Brandung); attualmente è in libreria anche il terzo volume della serie Dupin dal titolo Bretonisches Gold.
In Lunedì nero per il Commissario Dupin ci troviamo nelle Isole Glénan: piccolo arcipelago affiorante al largo della Bretagna. Qui, su una spiagga bianchissima, un mattino di maggio vengono rinvenuti tre cadaveri. Non si sa di chi si tratti, né sembrano chiare le cause della morte. Un’altra rogna, quindi, per il commissario Dupin, parigino castigato in quello sperduto angolo di Francia e di certo non proprio un lupo di mare. Viene avvertito del ritrovamento dei corpi mentre si trova a Concarneau e il suo lunedì si trasforma l’inizio di un incubo. Deve lasciare la terra ferma e sfidare le onde, per arrivare a scoprire un chiaro caso di omicidio premeditato legato a corruzione politica e affari sporchi che evidentemente non risparmiano nemmeno quelle isole remote. Un caso complesso, e reso ancor più tale dal fatto che Dupin deve risolverlo in fretta per via di un’altra “minaccia” in arrivo: sua madre ha scelto perfetto tempismo il momento per fare visita al figlio “esiliato in provincia”. Insomma, è solo lunedì, e la settimana si prospetta per niente in discesa.
Un libro dai paesaggi affascinanti e descritti quasi con la minuzia di una guida: Lunedì nero per il Commissario Dupin è la lettura ideale per chi vuole concedersi un’immaginaria vacanza. Ma non è solo l’ambientazione suggestiva a renderne piacevole la lettura: l’eccentrico e meticoloso Dupin con la sua risentita lontananza da Parigi è un personaggio scontroso, anche odioso, ma tridimensionale e in grado di riempire la scena.
Se amate la tranquillità e allo stesso investigatori ribelli, la vostra prossima meta letteraria non può che essere la Bretagna.
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- Bannalec, Jean-Luc (Autore)
Articolo protocollato da Giuseppe Pastore
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