Juan Gomez-Jurado, il fenomeno editoriale spagnolo protagonista – nel 2021 – delle classifiche thriller di mezzo mondo con Regina rossa, è da poco tornato nelle librerie italiane. Fazi ha, infatti, appena pubblicato Lupa nera (Loba negra), il secondo volume della trilogia con protagonisti Antonia Scott – l’essere umano più intelligente del pianeta – e l’ispettore Jon Gutierrez, basco, omosessuale, tanto imponente quanto tenero.
Antonia Scott non è al meglio della forma: a otto mesi dall’ultima missione, la sua mente si rifiuta di concentrarsi su altri casi, è bloccata sull’idea di ritrovare Sandra Fajardo, la donna mandata a posta per Antonia sull’ultima scena del crimine da White, l’uomo che ha spedito in coma suo marito Marcos e quasi ucciso lei. Mentor, il capo della sezione spagnola del progetto internazionale segreto “Regina rossa” per cui Antonia lavora, lo sa, perciò sceglie un caso facile per lei e il fido Gutierrez: devono recarsi a Marbella e trovare Lola Moreno. La donna è scomparsa nel nulla dopo che qualcuno ha cercato di ucciderla in un centro commerciale. I mandanti? Certamente nemici del marito, Yuri Voronin, tesoriere dell’importante cellula spagnola della mafia russa, nonché – si scoprirà ben presto – traditore della stessa e informatore della polizia. A differenza della moglie, di lui si sa per certo che è morto, brutalmente assassinato nella sua villa in città, sotto gli occhi del molosso di 90 chili della coppia. Dove sarà Lola, diabetica, incinta e con la morte alle calcagna? Trovarla è una corsa contro il tempo e contro avversari astuti e ben organizzati. Le variabili con cui dovrà misurarsi Antonia Scott sono molte, e nel conto deve considerare anche se stessa, i suoi crescenti bisogni fisici e una misteriosa donna che sbuca dal nulla ed uccide con precisione infallibile… non si sa chi sia, si sa solo che la chiamano “Lupa nera”.
Beh, che i thriller spionistici di Jurado siano lenti oramai è un dato di fatto. L’avevamo già notato parlando di Regina rossa, ma c’è da dire che questo secondo volume è decisamente migliore del precedente quanto a tensione ed adrenalina: l’autore non ha più bisogno di dilungarsi nella presentazione dei personaggi, né nelle spiegazioni sul progetto per cui lavorano Antonia e Jon. Riprende semplicemente le fila della storia dal punto in cui si era interrotto alla fine del primo romanzo e parte in quarta – si fa per dire, visto il ritmo comunque pacato della narrazione – con questa seconda vicenda. Conosciamo tutto e tutti, quindi il romanzo risulta più scorrevole del precedente ed è facile immergersi nella nuova storia che risulta interessante di per sé. Qui al centro dell’attenzione di Jurado e dei protagonisti c’è la mafia russa, la sua massiccia presenza nel sud della Spagna e le sue molte attività nel Paese che definire illecite è dire poco. Man mano che si procede nell’indagine si scoprono una quantità di tasselli che portano ad un quadro finale a tinte decisamente fosche, fatto di soldi sporchi, sangue e corruzione… sì, perché sono in tanti a non fare esattamente una figura specchiata in questa storia. Il dato interessante – che conferisce maggiore credibilità alla storia – è che per scrivere questo romanzo Jurado ha dovuto inventare poco: di certo non esistono i personaggi da lui descritti, ma le vicende sono – a quanto ci rivela lui stesso – abbastanza verosimili o, comunque, ispirate ad accadimenti e situazioni reali.
Dal punto di vista della serialità, le vicende relative ad Antonia si completano e progrediscono, ne sappiamo effettivamente di più su di lei – come auspicavamo alla fine del romanzo precedente – e ne sapremo ancora di più nel prossimo capitolo della trilogia, Re bianco, la cui uscita non è ancora calendarizzata in Italia, ma siamo certi avverrà presto.
In definitiva, Lupa nera è un thriller che, pur registrando tensione ed adrenalina costante, si prende i suoi tempi per raccontare, approfondire, dipanare le vicende narrate. I colpi di scena e i voltafaccia sono assicurati e, al netto di qualche calo di tensione qua e là, non ci si annoia di certo.
Piccola, ma necessaria precisazione: si sconsiglia caldamente di leggere questo romanzo se non si è letto il capitolo precedente. Per comprendere appieno questa storia è necessario conoscere gli antefatti descritti in Regina rossa.
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Articolo protocollato da Rossella Lazzari
Libri della serie "La trilogia di Regina Rossa"
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