In Misterioso omicidio a Tokyo, pubblicato da Piemme, l’autore giapponese Tetsuya Honda ci immerge nelle oscure profondità della metropoli di Tokyo attraverso un romanzo giallo che vede di nuovo per protagonista la detective Reiko Himekawa. Questa storia è infatti parte di una serie di diversi romanzi di grande successo da cui è stata tratta anche una serie tv e che hanno venduto quasi cinque milioni di copie in patria. Le indagini della detective Reiko Himekawa hanno consolidato la reputazione di Honda, che aveva cominciato la sua carriera come musicista, come uno dei maggiori autori di thriller del Sol Levante.
La storia inizia con il macabro ritrovamento di una mano mozzata, tutto ciò che è rimasto di Kenichi Takaoka, proprietario di una piccola impresa edile. Incaricata dell’indagine è la giovane e talentuosa detective Reiko Himekawa, affiancata dall’ispettore Kusaka, sua nemesi.
Il mistero di Kenichi Takaoka sembra destinato a rimanere tale, finché dal fiume affiora quello che ha tutte le sembianze di un torso umano. Ma quando dalle indagini emerge che il corpo non è di Takaoka, e che quest’ultimo, a sua volta, aveva delle lontane ma certe connessioni con la Yakuza, le cose si complicano. Chi è morto davvero?
La trama si snoda attraverso relazioni familiari intricate, toccando tematiche come le discriminazioni di genere e le connessioni con il mondo della criminalità organizzata tradizionale giapponese, la Yakuza, in un crescendo di tensione e colpi di scena.
Il punto di forza del romanzo, dal mio punto di vista, è nella trama perfettamente articolata, mai scontata. Sono riuscita anche ad appassionarmi alle complesse relazioni tra gli appartenenti al corpo di polizia di Tokyo e al complesso intreccio di fili che compone il tessuto sociale della metropoli giapponese.
Honda dimostra una maestria nel raccontare storie che sono egualmente parte di un giallo avvincente e nello stesso tempo esplorazioni psicologiche di personaggi vivi e tridimensionali in una società che cambia cercando di non cambiare.
Da provare in un sol sorso al bancone del nostro Thriller Café.
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Articolo protocollato da Elisa Contessotto
Digital Strategist e formatrice, soprattutto sono il Capitano della squadra di freccette Bardabulli. Bevo caffè, Prosecco e tequila (non sempre in quest’ordine) e nel tempo libero scrivo di fotografia e libri. Mi piacciono il Tetris, Alice Cooper e il frrr dei gatti.Elisa Contessotto ha scritto 65 articoli: visita la sua pagina.
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