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Gemma Doyle si trasferisce a West London, nella penisola di Cape Cod, per gestire l’emporio/libreria del prozio Arthur, a tema Sherlock Holmes. Anche se, probabilmente, lei non ha nessuna parentela con il famoso Sir Arthur Conan Doyle.
«… poiché non vivo di rendita ma mi tocca vendere ciò che i clienti desiderano acquistare, mi limito a godermi l’emporio vuoto prima dell’apertura. Quando regnano la pace e il silenzio e ogni cosa è al suo posto. Ci siamo solo io e i miei libri. E Moriarty, che mi scruta con aria torva oltre il bracciolo della poltrona dell’angolo lettura.»
La sua socia e grande amica è Jayne che gestisce la sala da tè adiacente all’emporio. In occasione di un evento, Gemma nota un’esile donnina dall’abbigliamento trascurato che nasconde, all’interno della libreria, una rivista rara e preziosa contenente un racconto del famoso Conan Doyle.
Gemma e Jayne si recheranno all’hotel dove la donna alloggia e, aprendo la porta socchiusa della sua camera, si troveranno di fronte all’inaspettato: la donna è morta e si tratta di omicidio.
La polizia, chiamata dalle due amiche, inizierà a sospettare proprio di Gemma. Perché si trovava lì? Qual era il vero scopo per cui era andata a cercare la donna?
Gemma dovrà mettere in campo le sue innate capacità deduttive e di attenta osservatrice dei dettagli per evitare l’imminente arresto. Indagherà così, sempre con Jayne, su un affascinante esperto di libri rari, sul figlio della donna morta e su un’intera famiglia di personaggi avidi e interessati solo all’eredità.
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Quando, però, le due si imbatteranno in un secondo cadavere… beh, allora… la faccenda si complicherà ulteriormente.
Vicki Delany riporta in auge, in chiave moderna, il genere del giallo classico, quello dove il genio e l’attenzione ai dettagli di una sola persona (nel nostro caso la protagonista principale Gemma Doyle) possono aiutare a risolvere casi apparentemente impossibili.
La vicenda si svolge lentamente, un po’ come nei romanzi di Agatha Christie. L’autrice sicuramente è riuscita a delineare i caratteri dei protagonisti in maniera eccelsa, grazie anche alla “lentezza” del racconto. Ho amato Gemma sia per la sua sagacia e il suo acume, sia per la sua brillante ironia. Jayne, invece, più pacata e meno intraprendente dell’amica, rappresenta la dolcezza fatta persona. E poi c’è Moriarty, il gatto del prozio Arthur, che fa le fusa a tutti i clienti e frequentatori della libreria, ma pare non provare simpatia per Gemma alla quale riserva solo agguati e graffi.
Non ci sono grandi colpi di scena, non ci sono momenti che fanno tenere il fiato sospeso, tranne nel finale che è del tutto inaspettato.
Mistero alla libreria Sherlock Holmes ha una trama ben costruita e una narrazione fluida e piacevole.
È abile Vicki Delany a tenere incollato il lettore alle pagine e a farlo empatizzare con l’astuta e perspicace protagonista. In ogni capitolo l’autrice aggiunge un dettaglio o un piccolo indizio che alla fine della lettura daranno vita al puzzle completo.
Il finale inaspettato mi ha colta di sorpresa anche se, probabilmente, qualche indizio c’era già stato.
Leggera e piacevole lettura che mi ha fatto venire voglia di rileggere tutta la serie con protagonista il mitico Sherlock Holmes.
Consigliato.
Vicki Delany è un’autrice di bestseller con all’attivo più di trenta tra romanzi e racconti legati al genere giallo. Nata in Manitoba e cresciuta in Ontario, è stata presidentessa del Crime Writers of Canada; è membro dei Capital Crime Writers e delle Sisters in Crime. Newton Compton ha pubblicato Mistero alla Libreria Sherlock Holmes.
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- Delany, Vicki(Autore)