Il morso della reclusa di Fred VargasDopo più di due anni di attesa, i fan della poetica e sognante Fred Vargas potranno gioire: è in arrivo Il morso della reclusa, una nuova indagine del personaggio più celebre uscito dalla penna della scrittrice francese, il commissario Adamsberg.

Il morso della reclusa è apparso in lingua originale nel 2017 con il titolo Quand sort la recluse per l’editore Flammarion e arriva a noi grazie a Einaudi, che piazza il titolo nella collana Stile Libero Big. Non ci è al momento noto il nome del traduttore: lo stile e il francese della Vargas non sono certo fra i più semplici da trasporre in italiano e personalmente ci auguriamo che torni la brava Margherita Botto.

Chi come noi ama la scrittrice parigina è ormai abituato ad aspettare un po’ fra titolo e titolo, ma è una attesa che viene puntualmente ripagata dalla qualità dei suoi romanzi. Il morso della reclusa è il nono titolo nella serie del commissario Adamsberg, anche noto come “spalatore di nubi” e arriva dopo Tempi glaciali, il romanzo che aveva segnato l’abbandono del precedente editore e l’approdo a Flammarion.

La prima opera del ciclo è stata L’uomo dei cerchi azzurri (L’Homme aux cercles bleus), pubblicata in Francia nel 1991: nove titoli in ventisette anni corrisponde a una media di un romanzo ogni tre anni, un ritmo rilassato in un’epoca dove molti autori si sentono obbligati a timbrare il cartellino ogni dodici mesi o anche meno.

Ne Il morso della reclusa Adamsberg spalerà ancora più nuvole del solito, vedremo tornare gli indispensabili contrasti con Danglard, così come ricompariranno molti dei protagonisti dell’Anticrimine del tredicesimo arrondissement e, per la soddisfazione di coloro che seguono anche le altre opere di Vargas, vedremo spuntare l’archeologo Mathias della trilogia dei Tre Evangelisti.

Il titolo italiano potrebbe trarre in inganno: tranquilli, non c’è nessuna detenuta folle che cerca di mordere chiunque gli capiti a tiro, vediamo di cosa tratta la trama de Il morso della reclusa.

Adamsberg, commissario dell’Anticrimine del tredicesimo arrondissement, a capo di una squadra di ventisette agenti, sta cercando di godersi le vacanze quando è improvvisamente richiamato, con urgenza, a Parigi. Il motivo? Tre morti sospette avvenute nella regione di Linguadoca-Rossiglione, nel sud della Francia.

La causa dei decessi sembra uguale in tutti e tre gli anziani: il morso di un ragno velenoso, appartenente alla specie Loxosceles reclusa, conosciuto anche come ragno eremita e imparentato con il ragno violino. Il morso di questo aracnide, tipico degli USA ma ormai diffuso anche in altre regioni del mondo, può scatenare necrosi, infiammazioni e reazioni anche letali.

Nella zona si scatena il panico ma Adamsberg non si lascia distrarre: cammina, spala qualche nuvola e trova un collegamento. I tre anziani si conoscevano praticamente da sempre ed erano cresciuti nello stesso orfanotrofio, la Misericordia, un posto che per loro era stato l’inferno in terra…

Bio-bibliografia italiana di Fred Vargas

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Il morso della reclusa
  • Vargas, Fred (Autore)

Articolo protocollato da Elvezio Sciallis

Elvezio Sciallis è stato uno dei più attenti e profondi conoscitori di narrativa e cinema di genere horror. Ha collaborato per molti anni con La Tela Nera e con Thriller Café prima della sua tragica scomparsa nel maggio 2019.

Elvezio Sciallis ha scritto 243 articoli: