Quando si dice Stephen King si dice horror, di solito, ma con il suo nuovo libro intitolato Mr. Mercedes il Re ci propone un thriller classico con tanto di poliziotto in pensione e serial killer (mass murderer, più precisamente).
Siamo in una cittadina americana schiacciata dal peso della crisi economica, una mattina, con centinaia di persone giunte alla Fiera del Lavoro con la speranza di trovare impiego. Sputata dalla foschia a folle velocità, una Mercedes grigia piomba sulla folla e travolge decine di loro uccidendone otto e ferendone altre quindici, per poi scomparire.
Non sarà mai scoperto chi fosse l’uomo alla guida di quell’auto, mascherato da clown (qui chiaro omaggio a It, con qualcuno nel romanzo che commenta come la maschera indossata da Mr. Mercedes ricordi un film in cui compare un clown killer che spunta dalle fognature).
Un anno dopo William Hodges, poliziotto da poco ritiratosi in pensione col fardello di non essere riuscito a risolvere il caso, passa le giornate guardando pessimi show televisivi e fissando ogni tanto la canna di un revolver. Un giorno gli giunge un messaggio da parte di qualcuno che si firma Mr. Mércedes, si vanta di essere ancora a piede libero e lo invita ad approfondire la discussione su un sito di chat, Under Debbie’s Blue Umbrella, con l’obiettivo di spingerlo al suicidio. Hodges invece trae dalla sfida nuovi stimoli e si mette in testa di trovarlo prima che compia la prossima strage. Lui decide di accettarla senza informare la polizia.
Dietro la maschera c’è Brady Hartfield, un giovane brillante e problematico, esperto di computer presso un locale centro di elettrodomestici e gelataio come secondo lavoro ,che vive con sua madre alcolizzata nella casa in cui è nato. Hartfield ha amato la senzazione della morte sotto le ruote della Mercedes ed è deciso a riprovarla ancora.
Per l’ex detective sarà una corsa contro il tempo, una caccia senz’altre armi che intelligenza, esperienza e un paio di improbabili alleati nel tentativo di fermare il killer ed evitare un nuovo massacro.
Libro che in America ha visto giudizi contrastanti, Mr. Mercedes fatica in parte a reggersi sul piano razionale, soprattutto quando Hodges, benché consapevole del pericolo a cui espone la popolazione, decide di non coinvolgere la polizia. Nononstante King lavori molto per costruire la personalità del protagonista, questo accantonare le possibili conseguenze della propria scelta stride con il senso di colpa provato per non aver risolto il caso e la modellazione del personaggio come “buono” al cento per cento appare quindi forzata nei momenti di climax.
Questo, unitamente a una trama non molto originale nei suoi punti cardine, ha fatto giustamente storcere più di qualche naso, ma nel complesso non si può dire che il romanzo non sia piaciuto in generale.
Proposto in Italia da Sperling & Kupfer, Mr. Mercedes è il primo vero e proprio hard-boiled scritto da Stephen King e rappresenta il primo capitolo di quella che dovrebbe essere una trilogia imperniata sulla figura di Bill Hodges, con il prossimo volume dal titolo Finders Keepers previsto per il 2015 sul mercato americano. Siete curiosi, vi lasciamo qui a seguire il booktrailer.
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