Dopo l’intrigante Il bambino ombra, che ci aveva presentato il personaggio di Danny Kratz, ecco che Marsilio continua con l’opera di pubblicazione dei thriller di Carl-Johan Vallgren con Nel tunnel.
Il volume, apparso in originale nel 2015 con il titolo di Svinen (letteralmente “Porci”) arriva a noi con la traduzione di Laura Cangemi nella collana Farfalle -Giallo Svezia.
E per quanto ormai molti autori svedesi o comunque provenienti dal Grande Nord ci abbiano abituato a una serie di romanzi che, tramite la finzione, sottolineano i molti e complessi disagi reali della loro società social-democratica, Carl-Johan Vallgren sembra voler scavare ancora più a fondo di tanti altri nel ritrarre una Stoccolma sulla quale si addensano più ombre che luci.
Se ne Il bambino ombra al centro della narrazione dell’autore svedese c’era la scomparsa di un bambino, in Nel tunnel, seconda indagine di Danny Kratz, il quadro si allarga si allarga in ogni direzione, andando a scavare nel passato del protagonista e nel presente di una nazione che deve affrontare gli stessi problemi di molte altre.
Cerchiamo di guardare più da vicino alcuni elementi della trama di Nel tunnel…
Il passato di Danny Katz, che ora cerca di barcamenarsi con la sua agenzia di traduzioni, si ripresenta non una ma due volte, mettendo a rischio le fragili calma e pace raggiunte dall’uomo. Da un lato gli anni trascorsi rispuntano nella figura di Ramón, vecchio pusher e compagno di strada nel periodo in cui Katz era un tossicodipendente dedito al crimine. È ormai molto tempo che Danny si è disintossicato e ha abbandonato certi giri, ma Ramón al tempo gli aveva letteralmente salvato la vita e ora che è morto sono molti i particolari che non convincono Katz.
La causa ufficiale sembra essere una overdose, ma Danny, che ben conosceva il deceduto, sa che si tratta di una messinscena, a partire dal braccio nel quale si sarebbe iniettato la dose mortale, che è quello sbagliato, fino alla scomparsa misteriosa di Jenny, la donna di Ramón, e all’ingente quantitativo di droga in possesso del defunto, che in precedenza ha sempre cercato di galleggiare nel mondo dello spaccio senza mai avere grandi risorse.
E a complicare il quadro c’è anche Jorma Hedlund, altra vecchia conoscenza che emerge dal passato di Kratz. Jorma aveva preparato con una certa cura un ultimo colpo, una rapina dopo la quale avrebbe interrotto la sua carriera criminale. Ad aiutarlo nell’impresa Zoran, altro malvivente che era riuscito a ricostruirsi una vita onesta facendo il massaggiatore. I due assaltano un carico porta valori ma inaspettatamente Zoran è stato ucciso, con Jorma che riesce a stento a scappare.
La strada di Jorma incrocia nuovamente quella di Katz e, di conseguenza, anche quella di Eva, la donna cui Kratz è da sempre legato, prima durante un’adolescenza turbolenta e ora in un presente nel quale entrambi cercano a tutti i costi una vita “normale”, all’apparenza molto difficile da raggiungere…
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