Mondadori aggiunge un tassello alla già notevole bibliografia italiana di Ngaio Marsh pubblicando I guanti dell’assassino, volume precedentemente inedito nel nostro Paese.
Il romanzo, apparso in originale nel 1962 con il titolo Hand in glove, compare nel numero 3138 de Il giallo Mondadori con la traduzione di Mauro Boncompagni.
A partire dal 1934 Ngaio Marsh è stata una delle protagoniste indiscusse della detective story al femminile, con ben trentadue romanzi all’attivo, gran parte dei quali ormai tradotti anche in Italia.
Romanzi che ora possono essere visti come innocenti gialli di un’epoca ormai sorpassata, ma che non mancano di vincere ancora adesso l’attenzione di nuovi lettori attirati dalla notevole capacità organizzativa a livello dell’intreccio e dello sviluppo.
Cerchiamo di comprendere cosa ci aspetta in I guanti dell’assassino…
Harold Cartell viene ritrovato morto, a faccia in giù nel fango del fondo di un fosso, e subito gli interrogativi sono tanti e le risposte poche. L’uomo ha trovato il suo destino in una occasione festosa, quella di un party d’alta società completo di una fantasiosa caccia al tesoro, e ci son dubbi che riguardano la sua stessa morte, che può essere vista o come tragico incidene o come un vero e proprio delitto.
Non sembrano esserci motivi apparenti dietro il gesto, visto che Cartell era magari considerato noioso ma non aveva nemici. O perlomeno, pensava di non averne.Ci sono però alcuni sospetti, compreso il signor Percival Pyke Period, che si è mostrato molto sconvolto nel sentire la notizia della morte di Cartell ma che, prima di venire a conoscenza della tragedia, aveva già preparato una lettera di condoglianze.
Tocca quindi a Roderick Alleyn, sovrintendente di Scotland Yard, cercare di far luce sull’accaduto e individuare il colpevole all’interno del gruppo dei sospettati.
E Alleyn è tormentato da un singolo particolare, che per lui rappreenta la chiave per risolvere l’indagine: chi, fra i sospettati, indossava un paio di guanti che in seguito sono scomparsi? Sopra quei guanti, è sicuro, si annidano le prove in grado di condurlo dall’assassino…
Edith Ngaio Marsh (1895 – 1982) è nata e ha vissuto a Christchurch ed è stata una regista teatrale e scrittrice neozelandese di chiara fama in tutto il mondo anglosassone.
Oltre ai vari romanzi Ngaio Marsh ha firmato anche una autobiografia, Black Beech & Honeydew (1965).
A questo importante documento sulla sua vita e arte hanno quindi fatto seguito due biografie più recenti, Ngaio Marsh: A Life, scritta da Margaret Lewis nel 1991 e Ngaio Marsh: Her Life in Crime (2008) a opera di Joanne Drayton.
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- Marsh, Ngaio (Autore)