Longanesi ha recentemente pubblicato Non ti avvicinare, thriller psicologico scritto da Luana Lewis e tradotto da M. C. Pietri, un romanzo d’esordio che capitalizza al massimo sulle esperienze professionali della scrittrice e rappresenta una interessante aggiunta al gruppo sempre più folto di romanzi che mischiano psicologia, protagoniste di sesso femminile e costruzione della trama attraverso diversi piani cronologici.
Per Luana Lewis si tratta dell’esordio nella narrativa ma l’autrice non è comunque ai suoi primi passi nel mondo della scrittura, visto che in precedenza ha scritto due studi, An Adult’s Guide to Childhood Trauma e Dealing with Rape, entrambi collegati alla sua professione di psicologa clinica specializzata nella cura di stati d’ansia, depressione e stress post-traumatico.
Andiamo a vedere come e quanto la sua esperienza abbia pesato nella stesura del suo primo romanzo:
Stella è da sola nella sua bella casa di campagna, fa freddo, è quasi sera, dicembre è arrivato e suo marito, Max, è lontano per lavoro.
Qualcuno si presenta alla porta e Stella non vorrebbe rispondere: è agorafobica e anche se sta lentamente migliorando proprio grazie alle cure di suo marito, non si sente ancora in grado di uscire dalla casa in cui si è rinchiusa da ormai diciotto mesi e non è nemmeno a suo agio a far entrare qualcuno.Ma l’esile e bellissima ragazza che aspetta sulla soglia riesce a intenerirla, non le sembra rappresentare un pericolo e in più appare genuinamente sconvolta e bisognosa d’aiuto.
Stella la fa entrare in casa, la ragazza chiede di suo marito e poi, vedendo che non c’è, comincia a raccontarle una storia sconvolgente e dopo averla ascoltata nulla sarà più come prima…
Per il suo esordio in campo narrativo ecco che Luana Lewis ci racconta una storia comunque legata alla sua professione e ha scelto un metodo tutto sommato particolare, anche se sempre più diffuso proprio all’interno del thriller psicologico, frammentando la narrazione su tre piani diversi che si alternano in capitoli.
Da un lato abbiamo il presente, con Stella e la sua misteriosa ospite che sembra conoscere molti segreti della donna e di suo marito.
Poi ci sono alcune misteriose sedute di psicoanalisi, la paziente è una giovane donna mentre il terapeuta è parecchio più anziano, non ne comprendiamo l’identità, potrebbe essere Max come no, e la paziente tenta di sedurlo in ogni modo possibile.
E infine troviamo delle scene riguardanti il passato, due anni prima e una Stella totalmente diversa, una donna sicura e vitale che lavora come psicologa in alcuni casi legali riguardanti violenza sui minori e affido.
Max non è ancora suo marito, è solo un superiore, e Stella non ha alcuna traccia di fobia.
Leggendo questi capitoli man mano capiremo cosa è accaduto e cosa l’ha portata a chiudersi in casa per diciotto lunghissimi mesi, e anche gli altri due piani narrativi, aggiunti a questo,ci regaleranno il quadro completo dell’interessante Non ti avvicinare.
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