Luciano Violante è un uomo dai molteplici interessi. Nato a Dire Daua, in Etiopia, nel 1941 è stato Presidente della Camera, magistrato e membro della Commissione Antimafia. Si può senza dubbio affermare che abbia avuto tante vite in una. Con «Notizie della signora Marthensen?», Violante crea una trama avvincente che mixa gli elementi del giallo a quelle delle spy story, mettendo a nudo le mille sfaccettature del potere, con i suoi intrighi e sottergugi, che l’autore conosce perfettamente.
Le parole di avvertimento pronunciate dal Procuratore della Repubblica, Abele Tommasi, in apertura di romanzo rendono già l’idea di quanto Berg, il magistrato protagonista del romanzo, sia solo nella sua missione. Il superiore avverte il sottoposto di muoversi con cautela e lo blandisce per tenerlo al suo posto. Già in queste prime pagine si ha l’idea di un uomo stretto tra il suo dovere di magistrato e la sua volontà di non pestare i piedi a nessuno. Tuttavia, proprio l’irrequietezza di Berg e il suo comportamento insofferente verso gli le imposizioni, è uno dei punti più interessanti del libro. La continua anaisi e presa di coscienza del protagonista lo rendono infatti molto umano e particolarmente simpatico agli occhi del lettore, nonostante il suo atteggiamento schivo.
Le vicende del giovane procuratore Berg, da poco trasferito a Roma, si intrecciano con una trama ricca di inganni e colpi di scena. Che fine ha fatto Grazia Marthensen? Quale mistero si cela dietro la sua scomparsa? Qual è il ruolo che ricopre il suo compagno, il misterioso avvocato Pastor, così a suo agio tra gli intrighi di palazzo? Centra qualcosa questa sparizione con l’imminente elezione del Presidente della Repubblica, alla cui carica, l’avvocato ambisce apertamente? A queste e altre domande dovrà rispondere il protagonista, un magistrato sui generis con un suo preciso codice etico. Non sarà semplice per lui districare una matassa che, ad ogni passo, diventa più ingarbugliata a causa anche di numerose ingerenze esterne.
Con «Notizie della signora Marthensen?», Luciano Violante dà uno spaccato crudo e molto realistico di ciò che avviene nei grandi salotti romani. L’indagine di Berg si dipana tra bugie, sotterfugi e inganni, fino all’unica verità possibile. Il magistrato mostra grande acume e coraggio, aiutato anche da una squadra che decide di fidarsi ciecamente di lui, senza fare domande. Ė proprio il legame di fiducia tra Berg e i suoi sottoposti, contrapposto alla rete di depistaggi che vengono messi in atto, uno dei punti salienti del romanzo. Mentre nei palazzi del potere si trama per mantenere il più stretto riserbo sulla questione ed evitare scandali, Berg con il suo modo scanzonato e deciso riesce a farsi strada verso verità scomode.
Siamo quindi in presenza di un romanzo dalle mille sfaccettatura, dove l’indagine procede di pari passo con uno spaccato di realtà che tutti conoscono, ma di cui nessuno parla. Il grande merito di Luciano Violante è quello di aver scoperto una sorta di vaso di Pandora, seppur tingendola con una buona dose di fiction. «Notizie della signora Marthensen?» è dunque un romanzo adatto ad un genere variegato di lettori. Oltre a chi ama il giallo e la suspense è consigliato anche a chi intende approfondire qualche meccanismo politico di cui nessuno parla, ma che tutti vorrebbero conoscere.
Recensione di Davide Luciani.
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