Se nelle vostre incursioni in libreria non sapeste bene cosa scegliere, fatevi un regalo e prendete questa splendida raccolta di racconti di suspense e inquietudine scritta da una delle migliori scrittrici viventi. Notte al neon accompagna il lettore attraverso un’America illusa e disillusa dal suo stesso sogno, attraverso anime inquiete che si aggirano per le sue strade: una donna cerca disperatamente la strada di casa, un predatore è a caccia della sua vittima, uno scrittore vaga in cerca di un soggetto, un’assassina ripercorre il suo passato, Marilyn Monroe rivive in un inquietante giocattolo di lusso.

La foto di copertina coglie perfettamente quel momento della giornata in cui il cane si fa lupo, la luce del pomeriggio assume una colorazione plastica e le prime correnti di aria fredda si insinuano ad annunciare l’oscurità a venire: ed è un po’ questa la sensazione che accompagna i personaggi di questi racconti, spesso donne, dei quali la Oates ci racconta con minuziosa precisione i pensieri più reconditi e oscuri, con la disinvoltura di chi – con cristallino talento – seziona l’animo umano e porta alla luce un’intimità che forse non avremmo voluto conoscere.

Crepuscolo, l’ora dello strazio. La luce si affievolisce piano sulla superficie del fiume come neve che si scioglie. L’ora in cui il neon si accende (cit.)

Disagio: questa è la sensazione prevalente che si prova leggendo le storie che Joyce Carol Oates racconta. Il  racconto iniziale – Deviazione – è idealmente il filo conduttore di questa raccolta: una donna guida sulla consueta strada di casa, ma una deviazione stradale porterà la sua vita a deragliare dai binari consolidati della sua esistenza borghese verso quella che è forse lucida follia o incubo allucinato.

Le deviazioni che racconta la Oates sono una sorta di realtà parallela nella quale i protagonisti incappano, imprevisti del vivere che generano inquietudine, speranza, amore, ma più spesso disillusione, follia: non sono tanto i fatti a colpire, quanto il viaggio intimo nell’animo di personaggi magistralmente raccontati.

Così ne Il flagellante uno stalker che ha provocato la morte dei figli in un incidente si flagella con l’intima convinzione di essere innocente, in Curiosità le buone intenzioni apparenti di uno scrittore di successo provocheranno un disastro nella vita di altre persone, in Notte al neon Juliana tiene nella borsetta di pailette, tra rossetti e cianfrusaglie, un punteruolo da ghiaccio.

La Oates racconta questi mondi interiori, con uno stile impeccabile e brutale che non da tregua, dove ogni virgola o punto ha senso e significato: su tutti i racconti aleggia un senso di allerta, l’ansia  di sapere come andrà a finire la storia, e non è mai un lieto fine.

L’universo femminile come sempre è al centro della sua narrativa: in questo senso il racconto Miss Golden Dreams 1949 è il più emblematico, nel quale Marilyn Monroe (icona per eccellenza della Oates, già protagonista dello struggente Blonde) viene riprodotta in un perfetto clone ed è l’occasione per l’autrice di smantellare ferocemente l’ipocrisia di una società profondamente maschilista.

A fare da sfondo alle vicende dei protagonisti l’America del Midwest cara alla scrittrice, con le sue periferie profonde e le metropoli dove il sogno americano si infrange nelle nevrosi e nelle disillusioni.

Joyce Carol Oates ha una bibliografia immensa: per citare alcuni titoli, quelli che forse si avvicinano di più al genere thriller, si possono citare Zombie, Sorella mio unico amore, Occhi di tempesta, Blonde. Ma in generale è una delle più importanti e talentuose autrici viventi, voce radicale e lucida narratrice della società contemporanea.

Un plauso particolare va alla traduzione di Claudia Durastanti, che riesce a rendere con qualità eccellente tutto il bagaglio di sensazioni sottili e disturbanti di questi racconti.

Joyce Carol Oates (Lockport, NY, 1938), tra le massime scrittrici e intellettuali viventi, ha esplorato, nella sua lunga carriera, i generi letterari più disparati, sia in prosa che in versi. Ha vinto numerosi premi, come il National Book Award (1970), il PEN/Malamud Award (1996) e il Premio Fernanda Pivano (2010), ed è stata più volte finalista al Premio Pulitzer. Per oltre trent’anni docente alla Princeton University, dal 1978 è membro dell’American Academy of Arts and Letters.

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Notte al neon
  • Oates, Joyce Carol (Autore)

Articolo protocollato da Marina Belli

Lettrice accanita, appassionata di rugby e musica, preferisco – salvo rare eccezioni – la compagnia degli animali a quella degli umani. Consumatrice di serie TV crime e Sci Fy, scrittrice fallita di romanzi rosa per eccesso di cinismo e omicidi. Cittadina per necessità, aspiro a una vita semplice in montagna o nelle Highland scozzesi (a condizione che ci sia una buona connessione).

Marina Belli ha scritto 146 articoli: