Notturno francese - Fabio Stassi

Non si sa come, non si sa perché, ma a volte si verificano coincidenze incredibili, situazioni paradossali che, se ci si fosse impegnati allo scopo, non si sarebbe riusciti a creare. È quello che è accaduto a Vince Corso, professore precario e biblioterapeuta protagonista di Notturno francese (Sellerio editore), l’ultimo dei quattro (per ora) volumi che Fabio Stassi gli ha dedicato.

Non sa come sia potuto succedere, sarà stato uno spaesamento iniziato in un momento imprecisato, una semplice coincidenza, la mano del destino… ma quella mattina, su quel binario della stazione Termini, invece di prendere il treno che l’avrebbe portato a trascorrere il weekend a Napoli con la compagna Feng, Vince Corso è salito sul treno opposto, quello sbagliato. Dopo un’unica sosta a Milano, quel treno lo porterà a Genova, la città della sua adolescenza. Un bizzarro incontro ed una altrettanto surreale conversazione con un uomo lo convincerà a continuare il viaggio fino alla Costa Azzurra, a quell’hotel di Nizza dove hanno avuto inizio tutti i suoi affanni. Perché l’uomo che cura i dolori delle persone con i libri ha anch’egli un dolore: non ha mai conosciuto suo padre. E chissà che un viaggio sbagliato cominciato per caso non lo porti finalmente da lui… e da se stesso.

Notturno francese è il quarto libro della serie scritta da Fabio Stassi e dedicata a Vince Corso. Si tratta di un thriller letterario, afferente a quella categoria oggi definita “metaletteratura”, ossia di quei libri che parlano di libri. Definire questo un thriller, tuttavia, a mio avviso è improprio: non c’è un crimine, non un movente da cercare, non un colpevole da stanare. C’è, però, un’indagine: un viaggio intimo, personale, profondo del protagonista dentro se stesso, i suoi ricordi, i luoghi descrittigli approfonditamente dalla madre. E c’è, sì, una ricerca: quella di un uomo al quale Vince ha spedito cartoline ogni giorno, per anni. Quell’uomo è suo padre e l’indirizzo a cui le ha mandate è l’hotel Le Negresco. Ma che libro è, in fin dei conti, Notturno Francese? È un piccolo gioiellino che farà felici gli amanti della letteratura, dell’arte in genere, dei tramonti sul mare e dei viaggi. In appena 160 pagine Stassi riesce a condensare bellezza, tristezza, liberazione e poesia: pagina dopo pagina siamo continuamente richiamati da rimandi letterari, suggestioni, immagini, frasi ammiccanti… una vera esperienza letteraria per chiunque si interessi di cultura. E poi è un libro che, durante la lettura, fa rivivere altre storie: il salone del Negresco rimanda ad altri saloni di hotel ritrovati in altri libri; l’incontro in Costa Azzurra ha il retrogusto di qualcosa di antico e ritrovato, il viaggio in treno… Tutto è un continuo evocare altre pagine, altre storie, altre vite, ma non pensiate che sia uno scopiazzare da questo e da quello, tutt’altro. Si ha come la sensazione di affinità che viene dal parlare di persone conosciute ed esperienze fatte, confrontandosi con  qualcuno che può capirci. Ci si sente a casa, in queste pagine dal fascino malinconico e dagli echi mediterranei, e viene voglia di leggerne ancora.

Per chi volesse recuperare gli altri libri che compongono la serie con Vince Corso, l’ordine di lettura è: La lettrice scomparsa (2016), Ogni coincidenza ha un’anima (2018) e Uccido chi voglio (2020), tutti pubblicati da Sellerio.

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Articolo protocollato da Rossella Lazzari

Lettrice compulsiva e pressoché onnivora, una laurea in un cassetto, il sogno di lavorare nell'editoria e magari, un giorno, di pubblicare. Amo la musica, le serate tra amici, mangiare e bere bene, cantare, le lingue straniere, i film impegnati e cervellotici, il confronto, la condivisione e tutto ciò che è comunicazione.

Rossella Lazzari ha scritto 168 articoli:

Libri della serie "Vince Corso"

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